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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Cultura - Eventi

Venti porti aprono alla città, al via Italian Port Days

Dal 10 al 21 maggio la prima edizione di una manifestazione unica in Europa: tutti i porti italiani apriranno le banchine alla città


di Paolo Bosso

Oltre venti porti coinvolti. Mostre, concerti, convegni, visite guidate, laboratori per le scuole, lanci di balestre leonardesche. I porti italiani si aprono alla città, per una decina di giorni, dal 10 al 21 maggio. È l'Italian Port Days, prima edizione nazionale, promossa da Assoporti con il supporto delle Capitanerie, di una manifestazione che, in varie forme, alcuni porti – tra cui Genova, Livorno e Napoli, o il "Portolab" di Contship Italia – svolgono da qualche anno. È anche la prima manifestazione di respiro nazionale per l'Europa: ci sono le giornate dedicate ai singoli porti, come quelli anseatici fanno da tempo, ma è la prima volta che sono coinvolti tutte le autorità portuali di un Paese.

Il programma provvisorio

«I porti hanno ben compreso l'importanza dell'integrazione sociale e del rapporto porto-città», spiega Daniele Rossi, presidente di Assoporti, «questo è un primo passo, il prossimo sarà quello di dedicare in ciascun porto un tema specifico». Quello di Bari, per esempio, quest'anno, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci (2 maggio 1519 ad Amboise), terrà una prova di lancio della balestra gigante, ricostruita seguendo i progetti dell'inventore fiorentino. Sarà possibile visitare, via terra o via mare - tutti i porti italiani più importanti. Quelli attrezzati con i port center, come Genova e Livorno, terranno eventi dedicati soprattutto ai più piccoli. A Salerno è prevista addirittura un concerto con i clacson dei rimorchiatori, con un direttore d'orchestra del conservatorio di Salerno che ci sta lavorando.

All'Italian Port Days ci partecipano tutte le 15 autorità di sistema portuale, in quella del Tirreno centrale, con "Porto Aperto" (nome analogo utilizzato anche in altri porti) verranno coinvolti tutti e tre gli scali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. 

«Aprire i porti alle comunità locali è un messaggio forte per il territorio. Spiegare che cos'è un porto, come funziona, far entrare le persone nei luoghi di lavoro», continua Rossi. «La possibilità, nelle prossime edizioni, di specificare un tema per ciascun porto mi sembra uno scenario interessante. Speriamo già dal prossimo anno di coinvolgere anche il ministero dei Trasporti», aggiunge Francesco Mariani, segretario generale di Assoporti. «Dobbiamo – conclude – continuare a lavorare in questa direzione, tutti insieme, caratterizzando sempre più i singoli porti con le loro specificità».