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21 novembre 2025, Aggiornato alle 08,38
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Armatori - Cultura

Il Mediterraneo di oggi tra conflitti e opportunità

La riflessione di Decio Lucano sull'evoluzione geopolitica che coinvolge i paese rivieraschi del Mare Nostrum

(Ph: Analisi Difesa)

di Decio Lucano - DL Notizie Logbook 2025 n°33

Crescerebbero quasi del 40% i carichi di lavoro dei porti europei se tutti i liner, a seguito del cessate il fuoco a Gaza, decidessero di ripristinare immediatamente la rotta tradizionale via Suez per i servizi di collegamento fra Asia e Europa. Lo ha affermato l'analista britannico Sea Intelligence. Precisando che tale evenienza è ancora là da venire, tanto più che nessun cessate il fuoco è stato annunciato dalle milizie Houthi i cui attacchi alle navi transitanti per Suez contro l'aggressione israeliana a Gaza avevano spinto la stragrande maggioranza delle compagnie a far passare le navi dal Capo di Buona Speranza per raggiungere l'Europa. Il report presentato da Sea Intelligence calcola gli effetti quantitativi, qualora le compagnie di navigazione tornassero alla rotta di Suez

Predag Matvejevich, il grande pensatore, durante una lezione al Collège de France a Parigi, lezione raccolta in un libro famoso pubblicato nel 1998, Il Mediterraeno e l'Europa (Garzanti), disse con preveggenza tra l'altro: "Percepire il Mediterraneo partendo solamente dal suo passato rimane un'abitudine tenace, tanto sul litorale quanto nell'entroterra. La ‘patria dei miti' ha sofferto essa stessa delle mitologie che essa stessa ha generato... L'immagine che offre il Mediterraneo non è affatto rassicurante. Il versante settentrionale presenta un ritardo rispetto al Nord Europa e lo stesso vale per la sponda meridionale nei confronti di quella europea... Non è possibile considerare questo mare un vero ‘insieme' senza tener conto delle fratture che lo dividono, dei conflitti che lo dilaniano in Palestina, in Libano, a Cipro, nel Maghreb, nei Balcani, nell'ex Jugoslavia… Le decisioni relative alle sorti del Mediterraneo sono prese, molto spesso, al di fuori di esso o senza di esso e questo ingenera frustrazioni e fantasmi".

E bisogna aggiungere che il Diritto del Mare con le sue articolazioni di acque territoriale, contigue, piattaforma continentale, zone esclusive fino a 200 miglia dalle coste, etc, ha praticamente ridotto gli spazi liberi di questo mare. Prendete una carta nautica e tracciate le linee delle zone descritte dal Diritto del Mare tra i reticolati che si intersecano e coinvolgono le politiche di molte nazioni. Guardate solamente il Mar Adriatico (ma di chi è? Italia o Croazia?). Non so se Lucio Caracciolo (di Limes) abbia considerato anche questo aspetto.