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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Nasce HHLA PLT Italy, il nuovo terminal tedesco di Trieste

Stabilita la ripartizione delle quote. La maggioranza ad Hamburger Hafen und Logistik, il resto ai soci locali di ICOP. Il polo container e rotabili partirà in primavera per movimentare a pieno regime 700 mila tonnellate l'anno

Il progetto per il terminal

Si chiama HHLA PLT Italy il nuovo terminal container e rotabili di Trieste gestito da Hamburger Hafen und Logistik (HHLA). Dopo l'accordo tra le parti a settembre e l'approvazione del Consiglio dei ministri (attraverso il mancato esercizio del golden power) a novembre, nulla osta l'avviamento del nuovo polo. Oggi è stata infatti siglata definitivamente la partizione delle quote: il primo terminalista del porto di Amburgo (ne gestisce tre su quattro) entra con il 50,01 per cento in Piattaforma Logistica Trieste con un relativo aumento di capitale esclusivo per qualificare HHLA come primo azionista.

Caratteristiche del terminal
HHLA PLT Italy si trova nella zona di Bagnoli della Rosandra e rientra nella FREEeste, una nuova zona franca, di proprietà dell'Interporto di Trieste, estesa per 240 mila metri quadri, di cui 74 mila coperti, dopo l'acquisto negli anni scorsi del terminal dello Scalo Legnami, che ha permesso di raddoppiare la superficie originaria del progetto, si è raggiunta un'estensione di circa 25 ettari. Nello specifico, il terminal - 400 milioni di euro di investimento per circa 500 occupati - ha un doppio attracco, un raccordo ferroviario e una concessione di durata trentennale. A Nord verrà gestito il traffico di carico generale e forniti i servizi logistici. A Sud è in costruzione il vero e proprio terminal in acque profonde adibito al traffico container e rotabili. Al momento sono state costruite le strutture tecniche e per il personale. Per la movimentazione ro-ro è disponibile una rampa con una larghezza di 35 metri, idonea alla gestione di navi ro-ro di ultima generazione impiegate nel Mediterraneo. La movimentazione dei container verrà effettuata con gru di banchina mobili sul lato mare e con reach stacker sul lato terra. Una prima gru portuale mobile è stata già installata, un'altra identica sarà consegnata entro i prossimi tre mesi, insieme a quattro reach stacker che dovrebbero arriv consegnati anch'essi nel primo trimestre.

 A pieno regime, la capacità sarà di circa 300 mila TEU, 90 mila unità ro-ro e 700 mila tonnellate di carico generale. Sarò gestita principalmente da HHLA in partership con  le aziende locali consociate in ICOP, ovvero Francesco Parisi Casa di Spedizioni, Interporto Bologna e Cosmo Ambiente. C'è anche l'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Orientale, non come parte attiva nella gestione ma in qualità di ente verificatore.
HHLA PLT Italy dovrebbe arrivare a potenziare i collegamenti intermodali in un porto che negli ultimi anni ha visto crescere la domanda di trasporto su treno, fino a raggiungere il 56 per cento del traffico complessivo, una quota molto alta. Si collegherà al futuro scalo ferroviario di Campo Marzio, che si sta dotando di una struttura per treni da 750 metri. Sull'ex area a caldo si svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola, che potrà accogliere treni completi da 750 metri, nonché uno snodo autostradale diretto sulla Grande viabilità. Si pongon oanche le basi per il successivo avvio dei lavori del Molo VIII, previsto dal Piano regolatore portuale approvato nel 2016. Sarà un polo orientato al mercato dell'Europa Centrale, con le merci che, grazie ai veloci collegamenti ferroviari portuali che a Trieste si sono particolarmente sviluppati negli ultimi anni, potranno spostarsi dall'Adriatico verso Germania, Olanda, Belgio, Francia, tra le altre. Metrans, filiale ferroviaria di HHLA, è già attiva da tempo nel porto di Trieste.

«Negli anni passati la regione adriatica si è sviluppata in modo molto dinamico», sottolinea una nota di HHLA. «Trieste – continua - è il porto più settentrionale del Mediterraneo e al contempo lo sbocco a sud dell'Europa centrale e orientale. HHLA si posiziona con la HHLA PLT Italy in un mercato fortemente in crescita che offre buone possibilità di sviluppo, per intercettare nuovi flussi di merci in mutamento e partecipare attivamente alla loro evoluzione».

«Insieme ai nostri partner italiani e ai nostri motivati dipendenti vogliamo rendere la HHLA PLT Italy un importante hub meridionale all'interno della nostra rete portuale e intermodale», commenta Angela Titzrath, amministratrice delegata di HHLA. «Siamo grati a HHLA per il forte sostegno che ci ha dato già nei mesi scorsi e questo è per noi un forte incentivo per un intenso lavoro in comune anche nel futuro per fare di questo progetto una storia di successo», conclude Francesco Parisi, amministratore delegato del Gruppo Francesco Parisi, uno dei co-azionisti di HHLA PLT Italy.