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22 marzo 2025, Aggiornato alle 08,22
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Armatori

Hanjin, una ristrutturazione da 356 milioni

Le banche approvano un piano di rifinanziamento dell'armatore coreano che coinvolge tutte le attività: terminal, flotta, marchi e immobili


La compagnia sudcoreana Hanjin Shipping incassa l'approvazione delle banche per il suo piano di ristrutturazione. 

Si tratta di un piano di liquidità con cui l'armatore conta di raccogliere 356 milioni di dollari. Circa 150 milioni proverranno dalle attività terminalistiche, incluso il rifinanziamento di Hanjin Pacific Corporation, che ha centri a Osaka, Tokyo e Kaohsiung. Circa 120 milioni proverranno dalla liquidazione di H-Line Shipping, dalla flotta bulk e dai diritti di licenza dei marchi della società. Infine, 90 milioni circa dagli immobili.

«La negoziazione sui noli è parte di tutto questo piano, ma la percentuale e la data di avvio devono ancora essere discusse con i creditori», chiarisce al Lloyd's List una fonte di Hanjin. «Questo accordo con le banche sarà cruciale per riorganizzare le alleanze e il mercato dei noli», spiega l'armatore coreano in una nota.

Hanjin è parte dell'alleanza Ckyhe insieme a Cosco, K-Line, Yang Ming ed Evergreen. Ma ormai lo scacchiere delle alleanze è talmente intricato, con armatori che si incrociano in più gruppi, che si tratta di accordi "fluidi". Per esempio, con la nascita dell'ultima federazione, Ocean Alliance, G6 e Ocean Three saranno destinati ad un rimpasto.

Ocean Alliance è formata da Cma Cgm, Coscon, Evergreen, Oocl, e dovrebbe partire ad aprile 2017. Dovrebbe includere anche la compagnia di Singapore Apl, che sta per essere acquisita da Cma Cgm, così come China shipping è stata acquisita da Coscon.

Hanjin ha una flotta di 155 navi, di cui 62 di proprietà e 93 in noleggio. Di queste ultime, 61 sono portacontainer e 24 dry bulk.