di Gennaro Arma, Modestino Manfredi, Giuseppe Ercolano, Antonio Simeone e Davide Fusco (*)
L'associazione IAM (Istruttori Associati Marittimi), nata nel luglio 2021, continua a distinguersi come punto di riferimento per i professionisti del mare, con un'attività intensa e strategica che ha visto, nel primo triennio e nel corso del 2025, raggiungere risultati concreti e nuove prospettive per il settore marittimo italiano.
Chi sono i professionisti del mare
I "professionisti del mare" sono figure altamente specializzate che operano in ambito marittimo, ciascuna con competenze specifiche legate alla navigazione, alla sicurezza, alla gestione delle risorse marine, alla ricerca scientifica o al turismo. Nella terminologia comune, il personale del mare viene spesso definito semplicemente 'marittimo'. Tuttavia, per noi di IAM, questo termine risulta riduttivo: non rende giustizia alla centralità, alla professionalità e alla complessità della categoria. Inoltre, appare talvolta troppo generico, rischiando di appiattire le diverse competenze e ruoli che caratterizzano chi opera nel settore.
"Ricordiamo che L'IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) non ‘nomina' i marittimi, ma li riconosce come lavoratori chiave ("key workers") e li considera lavoratori essenziali in una recente designazione fatta da 45 stati membri". Parliamo di donne e uomini che operano con competenza e responsabilità in ogni ambito del settore marittimo. Tra loro troviamo:
• Professionisti della navigazione e del trasporto marittimo: Comandanti, Direttori, Ufficiali di bordo, Allievi, Marinai, Piloti, Tecnici ed Ingegneri navali, personale addetto ai servizi vari, Allievi comuni alberghieri, Personale sanitario, Personale di camera, Personale di cucina, Personale addetto al traffico locale e alla pesca costiera.
Accanto alle figure che interessano la carriera nell'ambito strettamente legato alla navigazione sono presenti una serie di professionalità legate al mare e al suo indotto. Ad esempio:
• docenti del mare/ istruttori del mare, comandante d'armamento (crew manager), tecnico della gestione del personale marittimo , addetto ufficio equipaggio, ispettore marittimo ( Safety , security and Quality), ispettore tecnico delle navi (technical marine superintendent), company security officer (cso),tecnico della gestione operativa della compagnia di navigazione, tecnico della gestione del training ed education della compagnia di navigazione, dpa – persona designata a terra (designated person ashore), mooring master, ormeggiatori ,ispettori di enti di classifica, tecnici e ingegneri navali / direttori di cantieri, diporto privato, tecnici di manutenzione e ingegneria portuale[etc..]
Negli ultimi vent'anni, i professionisti del mare – siano essi imbarcati o operanti a terra – hanno dovuto affrontare un crescente numero di difficoltà legate alle continue modifiche normative, introdotte sia a livello nazionale che europeo e internazionale. Questo processo di aggiornamento legislativo, spesso frammentato e poco coordinato, ha generato una situazione di incertezza e confusione operativa, che si riflette quotidianamente nella vita lavorativa.
La pressione burocratica esercitata dall'Amministrazione Italiana si manifesta in modo tangibile sia a bordo delle navi, dove gli equipaggi devono gestire documentazione sempre più complessa ed equipaggiamenti tecnologicamente sempre più avanzati, sia a terra, ovvero, nei corridoi degli uffici marittimi e nei centri di formazione dove, la mancanza di chiarezza procedurale e la disomogeneità nell'applicazione delle norme contribuiscono a un senso diffuso di disorientamento e frustrazione tra gli operatori del settore. Questa situazione richiede un ripensamento profondo del sistema normativo e amministrativo marittimo, con l'obiettivo di semplificare le procedure, garantire maggiore uniformità nell'applicazione delle regole e valorizzare il ruolo dei "professionisti del mare" come pilastri fondamentali della sicurezza e della sostenibilità del trasporto marittimo.
Il ruolo centrale di IAM nella formazione e nel dialogo tra Istituzioni e professionisti
In questo scenario, IAM svolge un ruolo centrale e strategico: quello di ponte tra le Istituzioni marittime, i centri di formazione e gli operatori del settore. Gran parte delle normative, delle circolari e delle procedure operative vengono infatti discusse e assimilate proprio nei centri di formazione, dove si forma la nuova generazione di professionisti del mare.
L'Istruttore dei centri di formazione ha assunto negli anni una posizione sempre più rilevante. Grazie alla sua esperienza pratica di bordo e alla capacità di tradurre in chiave didattica le normative complesse, questa figura rappresenta oggi uno dei riferimenti tecnici più competenti del settore. È spesso proprio l'Istruttore a individuare le criticità applicative delle norme, a raccogliere le istanze dei professionisti e a proporre soluzioni concrete. Per questo motivo, l'IAM ha lottato per il riconoscimento della figura come interlocutore privilegiato nel dialogo con le autorità marittime, contribuendo attivamente alla semplificazione normativa, alla formazione tecnica e alla tutela professionale di tutti i professionisti del mare.
Docenza riconosciuta come attività professionale ed inizio di un lavoro costante, serio ed in continuo sviluppo
Traguardo importante è stato il riconoscimento, da parte del Consiglio di Stato e del MIT, della docenza (teorica e pratica) come attività equivalente al servizio di navigazione ai fini del rinnovo del certificato di competenza. Questo risultato, frutto di un intenso lavoro congiunto tra IAM ed un movimento politico, ha risolto una criticità che penalizzava molti istruttori.
Nel settore marittimo, la disunione è ancora una realtà. Ma noi di IAM crediamo nella forza dell'unione, nella compattezza tra i professionisti, e nel dialogo costruttivo tra Istituzioni, centri di formazione e la gente di mare. IAM è più di una associazione: è una rete viva, un punto di riferimento per chi vive il mare ogni giorno, a bordo e a terra. Se sei un professionista del mare, o solo un appassionato del mondo marittimo, IAM è il tuo punto di riferimento.
L'associazione IAM ha come obiettivo primario quello di promuovere la cultura marinara in ogni sua forma, attraverso: formazione tecnica di qualità, dialogo costruttivo con le autorità marittime, supporto normativo, aggiornamenti costanti, una rete di contatti e opportunità professionali.
Essere socio IAM significa partecipare attivamente al cambiamento, contribuire alla semplificazione normativa, e valorizzare il ruolo dei marittimi nella società.
Vantaggi per i soci:
• Accesso a webinar e seminari esclusivi,
• Scontistica e consulenza dedicata,
• Aggiornamenti normativi e tecnici, attraverso la nostra "rubrica mensile",
• Supporto nella gestione burocratica,
Partecipazione a tavoli di confronto con le istituzioni
IAM continua a offrire vantaggi concreti ai propri soci, con particolare attenzione alla formazione professionale e alla tutela dei diritti.
Grazie alle convenzioni stipulate con centri di formazione accreditati, i Soci IAM possono usufruire di sconti sui corsi STCW obbligatori, contribuiamo così a ridurre i costi sempre più elevati che gravano sull' aggiornamento professionale, soprattutto lì dove il supporto economico delle società manca. Inoltre, l'associazione mette a disposizione un servizio di consulenza legale attraverso il CTLS – Centro Tutela Lavoro e Salute, offrendo assistenza qualificata in ambito giuridico e sanitario. "Abbiamo ancora molte iniziative in cantiere, e il nostro impegno non si ferma qui".
IAM invita tutti i lettori a seguire le nostre pagine social – Facebook, Instagram e LinkedIn – per rimanere aggiornati su progetti, eventi e opportunità dedicate al mondo marittimo. Inoltre, è possibile consultare il nostro sito ufficiale, compilare il modulo di iscrizione online ed entrare a far parte della nostra community.
IAM è aperta a tutti coloro che vivono il mare con passione e professionalità. Una rete in crescita, una visione condivisa, dal 2021 ad oggi, la community IAM ha raggiunto un traguardo significativo: circa 1.000 professionisti del settore marittimo sono entrati a far parte della rete associativa. Un risultato che rappresenta motivo di grande soddisfazione per il Presidente Arma Gennaro e tutto il suo Direttivo, e che conferma la fiducia crescente nei confronti di un'associazione che lavora ogni giorno per dare voce, tutela e prospettive concrete ai professionisti del mare.
Gli Obiettivi
Tra le novità più rilevanti, IAM ha contribuito attivamente al dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), ottenendo segnali positivi sulla sburocratizzazione e la digitalizzazione dei certificati di addestramento. Il MIT ha infatti aperto alla possibilità di abrogare gli Allegati I e II, semplificando la presentazione dei certificati e riconoscendo il valore della formazione continua. Il Comandante Gennaro Arma, presidente di IAM, ha commentato: "Questa modifica rappresenterebbe un passo significativo verso una maggiore efficienza e valorizzazione dei lavoratori del mare. È un segnale importante da parte delle istituzioni".
Digitalizzazione: certificazione marittima sempre più smart
IAM (Istruttori Associati Marittimi) sta giocando un ruolo centrale nel processo di sburocratizzazione e digitalizzazione dei certificati marittimi in Italia, seguendo da vicino gli sviluppi e promuovendo attivamente il cambiamento. Il MIT ha confermato che ogni modifica dovrà rispettare gli standard internazionali della Convenzione STCW dell'IMO, per garantire la validità internazionale delle qualifiche. Il "Portale del Marittimo" del MIT rappresenta un primo passo concreto verso la digitalizzazione del settore marittimo italiano. Anche grazie al lavoro di IAM, abbiamo fatto un passo verso il futuro digitale. La creazione del portale segna:
"l'inizio di una trasformazione digitale delle pratiche marittime, la semplificazione dell'accesso ai servizi per i marittimi, riducendo tempi e burocrazia e, secondo noi, l'integrazione con sistemi nazionali come SPID, CIE e CNS garantirà sicurezza e tracciabilità".
Parallelamente, si stanno compiendo passi significativi verso la digitalizzazione dei certificati anche a livello internazionale. È stato firmato un memorandum d'intesa tra diversi enti e paesi per sviluppare un sistema digitale globale per la certificazione dei professionisti del mare. Questo sistema punta a ridurre gli oneri amministrativi ed a consentire l'accesso in tempo reale ai certificati e dare ai marittimi il controllo sui propri dati. IAM, pur operando principalmente sul fronte italiano, è allineata con queste tendenze, ritenendo che la digitalizzazione possa migliorare la competitività del settore senza compromettere la sicurezza.
Uniti come una catena, forti come il mare
Nel corso degli anni, abbiamo promosso una serie di sondaggi all'interno della nostra community di associati, con l'obiettivo di individuare le principali criticità riscontrate dai professionisti del settore. Dai risultati emersi, le problematiche più votate sono state le seguenti:
• Rendere fiscalmente deducibili e detraibili i costi sostenuti per la formazione professionale;
• Riconoscere il "lavoro usurante" e definire un'età pensionabile adeguata a tutte le categorie del personale di bordo;
• Garantire un salario equo e proporzionato, in particolare per chi intraprende la carriera nel settore marittimo;
• Sburocratizzazione e la digitalizzazione delle procedure e certificazioni;
• Contratti e stabilità di lavoro;
• Una Amministrazione in grado di rappresentare concretamente le esigenze dei lavoratori del mare.
In risposta a questo abbiamo presentato una e più "interrogazioni parlamentari" a voce e a risposta scritta al Ministro del Lavoro e delle Politiche con atto n°4-01144, ed aspettiamo risposte serie e concrete. Inoltre, grazie al Decreto Dirigenziale n. 565/2023, IAM è parte del Gruppo di lavoro permanente istituito dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, contribuendo alla revisione delle tabelle di armamento e delle procedure di addestramento. IAM ha riscosso ampio consenso per il suo impegno nelle modifiche dei corsi di formazione e nella revisione dei percorsi direttivi per le figure di coperta e macchina.
Nuove Prospettive per la Formazione Marittima, IAM contribuisce alla riforma del Corso Direttivo:
Grazie all'impegno e al contributo dell'Associazione IAM, il Corso Direttivo per Ufficiali di Coperta e di Macchina è stato oggetto di una significativa revisione normativa, sancita dal Decreto Direttoriale del 19 luglio 2024 n. 201, entrato in vigore il 1° gennaio 2025. Questa riforma rappresenta un passo decisivo verso una formazione più moderna, accessibile e funzionale alle reali esigenze del settore marittimo. Le modifiche introdotte mirano a semplificare il percorso formativo, valorizzando le competenze tecniche e favorendo una maggiore flessibilità per gli aspiranti ufficiali. Le principali novità introdotte:
• Eliminazione del membro della Capitaneria di Porto dalle commissioni d'esame;
• Unificazione delle prove d'esame: le tradizionali tre prove (scritta, pratica e orale) sono state sostituite da un unico test a risposta multipla, più efficace nella valutazione delle conoscenze:
• Modularità delle funzioni: i candidati potranno completare separatamente le funzioni previste per i comparti di coperta (3 funzioni) e macchina (4 funzioni), favorendo una formazione più personalizzata:
• Introduzione della Formazione a Distanza (FAD): parte del programma sarà fruibile online, ampliando l'accessibilità e riducendo i vincoli logistici.
"Accogliamo con favore l'eliminazione del membro della Capitaneria di Porto dalle commissioni d'esame, misura che va nella direzione di una maggiore snellezza procedurale. Tuttavia, rimane una magra consolazione, poiché la nostra richiesta originaria era ben più ambiziosa: unificare l'esame per la "patente" (sia di coperta che di macchina) con quello direttivo, in modo che il candidato, una volta superato il corso direttivo, potesse conseguire direttamente il Titolo Professionale". Questa proposta avrebbe rappresentato un vero passo avanti in termini di semplificazione. IAM ha svolto, comunque, un ruolo chiave nel promuovere queste modifiche, in linea con la sua missione di tutela, innovazione e valorizzazione della professionalità marittima. Tuttavia, il percorso è ancora lungo.
Nonostante i progressi, permangono diverse "criticità" che IAM e gli operatori del settore auspicano di affrontare con il dialogo istituzionale:
- Riduzione delle ore obbligatorie: molti aspiranti ufficiali segnalano la necessità di rivedere il monte ore, spesso eccessivo rispetto agli obiettivi formativi;
- Flessibilità nella modalità di erogazione: si propone l'estensione della FAD anche in modalità asincrona, per permettere lo studio da casa secondo i propri ritmi, conciliando formazione e lavoro;
- Riforma strutturale del corso: è urgente avviare un confronto con le istituzioni scolastiche per superare l'attuale impostazione del Corso Direttivo, che viene percepito da molti come un ostacolo più che un'opportunità nel percorso di carriera, sia dal punto di vista formativo che economico.
IAM continuerà a farsi portavoce delle istanze del personale marittimo, promuovendo un modello di formazione che sia qualificante, sostenibile e realmente utile per la crescita professionale. Il cambiamento è iniziato, ma serve coraggio e visione per completarlo.
"Siamo convinti che attraverso un dialogo costante con i professionisti del settore, si possa contribuire attivamente a rendere la formazione più aderente alle reali esigenze operative, valorizzando sia le competenze tecniche che quelle manageriali. Questo rappresenta soltanto un primo passo verso un percorso di miglioramento continuo, che IAM intende portare avanti con determinazione e spirito costruttivo, affinché il settore marittimo possa evolversi in modo sostenibile, equo e al passo con le sfide del futuro", dichiara il presidente Arma.
Prossimi step operativi
"Nuove iniziative per un settore marittimo più accessibile e sostenibile!: oltre alle iniziative già in corso, IAM sta pianificando una serie di azioni strategiche volte a rafforzare il dialogo istituzionale e la partecipazione attiva della propria community. Tra queste, sono previsti incontri parlamentari con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulle reali esigenze dei professionisti del mare, e sondaggi mirati tra gli associati, utili per raccogliere opinioni, proposte e priorità direttamente da chi vive il mare ogni giorno.
L'obiettivo è chiaro e condiviso: rendere il settore marittimo più accessibile, competitivo e sostenibile, soprattutto per le nuove generazioni che si affacciano a questa professione con entusiasmo e competenza. In questo percorso, le scuole nautiche e le accademie marittime giocano un ruolo cruciale: sono il legame tra la formazione e il mondo del lavoro, incubatori di talento e innovazione.
Investire nella loro crescita, nel dialogo con le imprese e nell'aggiornamento dei programmi formativi significa costruire un futuro solido per il settore, capace di attrarre giovani motivati e preparati, pronti a contribuire attivamente alla transizione ecologica, digitale e sociale del comparto marittimo. In questo contesto, rendere fiscalmente deducibili e detraibili i costi sostenuti per la formazione professionale rappresenta non solo un incentivo concreto, ma anche un riconoscimento del valore strategico della competenza e dell'innovazione nel mondo marittimo.
IAM continua a promuovere una visione moderna e inclusiva del lavoro marittimo, fondata su formazione di qualità, stabilità contrattuale e riconoscimento del valore umano e professionale di chi opera sul mare. Stiamo implementando, sempre in un'ottica di promozione della cultura marinara, un pacchetto di webinar online gratuiti, pensati per supportare l'aggiornamento continuo dei marittimi e rispondere ai requisiti del CPD (Continuing Professional Development).
Questi appuntamenti formativi, accessibili a tutti gli interessati, offrono contenuti aggiornati e di qualità, utili per l'aggiornamento professionale, il riconoscimento delle competenze e il rafforzamento del profilo tecnico e operativo degli operatori del mare. IAM crede fortemente nell'importanza di una formazione in linea con le esigenze del settore, e continuerà a investire in iniziative che valorizzino il sapere marinaro e la crescita professionale.
Formazione agevolata e supporto psicologico per i marittimi
Come ogni anno, IAM rinnova il proprio impegno a favore dei soci, offrendo agevolazioni sui costi della formazione professionale, che risultano sempre più elevati. Attraverso il rinnovo degli accordi esistenti e l'ampliamento della rete di fornitori, l'associazione punta a rendere la formazione più accessibile e qualificata.
Ma l'attenzione di IAM non si ferma alla crescita professionale. L'associazione riconosce l'importanza di una tutela legale e del benessere mentale dei lavoratori, spesso esposti a situazioni di stress, isolamento e, in alcuni casi, bullismo e molestie. L'adesione di IAM alla campagna promossa dall' IMO e ILO (#safe and respectful working environment on board ships) dimostra un forte impegno verso il benessere dei marittimi e la promozione di condizioni di lavoro dignitose e sicure a bordo, una campagna di sensibilizzazione con i governi, gli armatori e i lavoratori del mare per creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso a bordo delle navi.
Per questo, nei prossimi anni sarà attivato uno sportello "online" dedicato alla salute mentale, riservato ai soci, con il supporto di un gruppo di esperti composto da psicologi e sociologi. Lo sportello offrirà consulenze, ascolto e orientamento, contribuendo a creare un ambiente lavorativo più sano, rispettoso e consapevole. IAM continua così a promuovere una visione integrata del lavoro marittimo, dove formazione, tutela e benessere personale camminano insieme e soddisfare le aspettative del settore, delle amministrazioni e del pubblico in generale, rendendo la navigazione libera da qualsiasi forma di aggressione. Altro tema importante è la precarietà contrattuale ovvero una delle principali criticità che penalizzano i professionisti del mare, incidendo negativamente sulla qualità della vita, sulla sicurezza operativa e sulla continuità professionale.
Il conflitto tra bandiere: Uno dei fattori chiave è il conflitto tra navigazione sotto bandiera italiana e bandiera estera. Molti armatori scelgono la registrazione estera per ridurre i costi e aggirare vincoli normativi, generando una concorrenza che penalizza i marittimi italiani. Le conseguenze sono contratti brevi, scarsa continuità lavorativa e difficoltà nel maturare i requisiti per la carriera.
A complicare il quadro, vi è la questione delle "discharge" e delle registrazioni di navigazione estera, che spesso non vengono riconosciute pienamente dalle autorità italiane. Questo crea un ostacolo burocratico che rallenta la progressione professionale e aumenta la frustrazione tra i lavoratori. IAM sottolinea la necessità di affrontare il problema con misure strutturali, che includano:
- Contratti più stabili e tutelanti, per garantire continuità lavorativa.
- Riconoscimento uniforme delle esperienze di navigazione estera, evitando discriminazioni.
- Dialogo con le istituzioni per armonizzare le regole e ridurre la frammentazione normativa.
Crediamo, quindi, nell'istituzione di un Ministero del Mare con competenze tecniche specifiche, in grado di rappresentare concretamente le esigenze dei lavoratori marittimi. Un organismo dedicato, guidato da professionalità del settore, è fondamentale per affrontare le sfide della categoria, valorizzare il lavoro sul mare e promuovere politiche mirate allo sviluppo della filiera marittima.
IAM guarda avanti con fiducia
Con uno sguardo rivolto al futuro, IAM continua a costruire un percorso fatto di ascolto, partecipazione e azioni concrete. L'associazione crede fermamente che il settore marittimo italiano possa e debba evolversi, diventando più inclusivo, stabile e competitivo. Attraverso il coinvolgimento diretto dei professionisti del settore, il dialogo con le istituzioni e l'attivazione di nuovi strumenti di supporto, IAM si conferma come punto di riferimento per chi vive il mare con passione e professionalità. La rotta è tracciata: innovare, tutelare e valorizzare. Con determinazione e spirito costruttivo, IAM guarda avanti con fiducia, consapevole che il cambiamento è possibile solo se condiviso.
(*) gli autori: Com.te Gennaro Arma, presidente IAM, Cap. Modestino Manfredi, Cap, Giuseppe Ercolano, Com.te Antonio Simeone, Cap. Davide Fusco (gli autori sono membri del direttivo IAM)























