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09 maggio 2025, Aggiornato alle 16,18
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A Barcellona le crociere valgono 800 milioni

Secondo uno studio universitario, ogni anno crocieristi, passeggeri ed equipaggi spendono in città circa 442 milioni di euro. Un'industria che contribuisce al Pil con una cifra analoga, fatturando 796 milioni l'anno


Crocieristi, passeggeri di cabotaggio ed equipaggi di bordo spendono ogni anno al porto di Barcellona ben 442,5 milioni di euro, costituendo una grossa fetta dell'economia della regione. Un'industria che fattura, nella sola capitale catalana, 796 milioni, contribuendo al Pil spagnolo con ben 413,2 milioni.

Sono i risultati di uno studio del dipartimento di economia dell'Università di Barcellona, presentati ieri da Sixte Cambra, presidente dell'Autorità portuale catalana. Una fotografia «della reale dimensione economica e sociale di un traffico che negli ultimi anni è diventato fonte di investimento e occupazione» commenta Cambra.

Il traffico
Barcellona l'anno scorso ha movimentato 2,36 milioni di passeggeri, di cui quasi tutti crocieristi. Un traffico in calo consistente, del 9 per cento, ma che comunque lo mantiene tra i primi scali passeggeri del Mediterraneo insieme a Civitavecchia e ad altri. Il porto italiano, tra l'altro, quest'anno prevede di raggiungere le stesse cifre raggiunte da Barcellona nel 2014.

La grande differenza tra crocierista in transito e non
A Barcellona un crocierista che resta a dormire una notte in città, dopo lo sbarco o prima dell'imbarco, spende circa il quadruplo di uno in transito. Il primo spende in media 202 euro, il secondo 53,3. È su questa differenza che si gioca il valore economico di una crociera per la città di approdo. La nave da crociera fa profitto principalmente alla nave: all'armatore e all'indotto di bordo, poi ai porti dove sbarca. Gli scali di approdo considerano l'economia crocieristica una risorsa proporzianalmente a quanto riesce a "trattenere" il crocierista in città. Grossomodo, almeno a Napoli, dalle crociere che sbarcano ogni giorno alla stazione marittima, sbarcano a stento un terzo dei passeggeri, su una media di quattromila che ne sono a bordo.

Spese dirette e tasse
A Barcellona le spese dirette dei crocieristi, ogni anno, sono di 315,8 milioni, 121,2 milioni quelle dei passeggeri di cabotaggio e di 5,5 milioni quelle degli equipaggi. L'indotto complessivo dell'industria crocieristica di Barcellona è composto da 6,759 persone. Le entrate fiscali - tra tasse statali, regionali e di soggiorno – sono pari a 152 milioni.