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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Cultura

Sardegna, solo sette incidenti in porto nel 2022

Dodici episodi in tutto, di cui una buona parte nel tragitto tra casa e lavoro. Numeri bassi che per l'autorità portuale attestano anche il successo dei controlli

(Maggie Jones/Flickr)

Nei porti della Sardegna, nonostante il record di traffico dell'ultimo anno, sono in calo gli incidenti che hanno coinvolto il personale portuale. Dodici in tutto quelli riscontrati dal personale della direzione Occupazione e Impresa dell'Autorità di sistema portuale della Sardegna, che governa otto porti. Di questi, cinque sono avvenuti fuori dal porto, nel tragitto casa-lavoro, e 7 nel porto. 

Numeri confortanti, considerando che i porti della Sardegna hanno fatto numeri record l'anno scorso con circa 6 milioni di passeggeri, 44 milioni di tonnellate di merci, 600 mila mezzi pesanti e 2 milioni di veicoli movimentati. Dei sette incidenti avvenuti in porto, tre sono avvenunti rispettivamente a Cagliari, Olbia e Porto Torres, ma comunque non incidenti gravi, anche se comunque traumi contusivo-distorsivi di media e lieve entità.

Secondo l'autorità portuale il risultato è anche frutto di una maggiore presenza degli ispettori, che ha influenzato il comportamento dei lavoratori portuali sensibilizzandoli all'utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Nel 2022 sono stati circa 530 i controlli ispettivi effettuati dal personale dell'autorità portuale, dallo SPreSAL e dalle Capitanerie (153 nei porti del Sud Sardegna e 290 nei porti del Nord Sardegna); circa il 20 per cento in più di quelli calendarizzati nel Piano Operativo Regionale del 2022. 

Attività preventiva che non si è limitata alle sole ispezioni in banchina e a bordo nave, ma che ha riguardato anche la formazione del personale delle imprese portuali. Nel corso dell'anno, infatti, nell'ambito del progetto internazionale OMD - Osservatorio Merci Pericolose, l'AdSP ha organizzato a Cagliari e ad Olbia un seminario tecnico, completamente gratuito, sul trasporto e la movimentazione delle merci pericolose. Così come, in ottemperanza al Piano operativo di intervento di sistema adottato nel mese di agosto, sono stati fissati due ulteriori obiettivi biennali di formazione operativa: il primo, avviato nell'ultimo trimestre 2022, relativo al rinnovo o all'avviamento al conseguimento delle abilitazioni e delle patenti per i mezzi e le gru; più corsi specifici di inglese marittimo; il secondo, che interesserà tutto il 2023, riguarderà la creazione di nuove competenze in ambito lavorativo portuale. 

«Il dato degli eventi accidentali in ambito portuale, in particolare per la lieve entità dei casi registrati, è molto incoraggiante ed evidenzia un'ulteriore crescita di consapevolezza, sia da parte degli operatori che delle imprese portuali, sui delicati temi della safety e della prevenzione - spiega Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sardegna - si tratta, senza dubbio, del risultato di una costante attenzione dell'Autorità di sistema portuale alle dinamiche del lavoro in banchina e di una proficua sinergia con gli altri Enti per lo svolgimento continuativo di controlli e di efficaci campagne di sensibilizzazione e di formazione. Un impegno, quello portato avanti dal personale della direzione Occupazione e Impresa, che garantisce un alto livello qualitativo della sicurezza a vantaggio di un sistema che, anche nei periodi di estrema difficoltà, come la recente pandemia, ma anche in caso di impennata dei volumi di traffico, ha saputo mantenere la piena operatività in tutti gli scali di competenza senza arrecare disagio ai passeggeri e al comparto della logistica».

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Tag: sardegna