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03 ottobre 2024, Aggiornato alle 16,12
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Cultura

Porto di Civitavecchia, autorità locali salutano marittimi ucraini

Saliti a bordo della petroliera "Serena M", autorità portuale, Capitaneria, welfare del mare e Comune hanno incontrato l'equipaggio in segno di solidarietà

Civitavecchia, la delegazione delle autorità locali con i marittimi ucraini della "Serena M"

Questa mattina, in segno di solidarietà e accoglienza, una delegazione di autorità locali del porto e della città di Civitavecchia sono saliti a bordo della petroliera Serena M, gestito da un equipaggio di marittimi ucraini e impegnata in operazioni commerciali alla boa petrolifera antistante lo scalo commerciale. Sono saliti a bordo il comandante della Capitaneria di porto di Civitavecchia, Filippo Marini, il vescovo delle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia-Santa Rufina, Gianrico Ruzza, il consigliere comunale della Lega, Pasquale Marino, in rappresentanza del Comune di Civitavecchia, e il segretario generale dell'autorità portuale, Paolo Risso.

Il capitano di vascello Marini è anche presidente del Comitato territoriale del Welfare della gente di mare, una specie di sindacato umanitario presente nei principali porti italiani, atto a tutelare le condizioni di lavoro dei marittimi, sulla base della Convenzione internazionale sul lavoro marittimo. «Si tratta – ha detto Marini - di un sistema di assoluta eccellenza, che rende onore al nostro Paese attraverso le positive esperienze e le favorevoli testimonianze dei marittimi stranieri coinvolti in questo contesto, e che sostiene i lavoratori nei concreti bisogni di vita e di relazione, compresi quelli puramente materiali». I casi più delicati di assistenza sono rivolti alle navi abbandonate nei porti - di solito dopo il fallimento della compagnia marittima o per un sequestro – dove gli equipaggi, obbligati a restare a bordo, sono lasciati soli e privi di salario. «Questo supporto, che rappresenta una evidente testimonianza di umanità e misura la capacità di accoglienza e la solidarietà, negli anni è stata attuato con impegno costante», afferma Marini, che ha concluso: «stanti le drammatiche vicende della guerra in corso in Ucraina, l'iniziativa di oggi assume una valenza ancora maggiore, quale segno di vicinanza, solidarietà ed ascolto umano a persone messe a dura prova dal conflitto, lontane dalla propria nazione e dai propri affetti». 

Tag: marittimi