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04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
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Poco zolfo nelle navi, rinnovato il Venice Blue Flag

29 compagnie crocieristiche che scalano Venezia e Chioggia si impegnano a mantenere un tenore di zolfo nel combustibile non superiore allo 0,1 per cento nelle aree portuali

Francesco Galietti, direttore Italia dell'associazione Clia

Stamattina, nella sede del Comune di Venezia, da parte di 29 compagnie crocieristiche è stata rinnovata la sottoscrizione del Venice Blue Flag. Un accordo finalizzato a ridurre l'impatto di emissioni in atmosfera da parte delle navi da crociera che arrivano ed ormeggiano nei porti della laguna di Venezia e di Chioggia. 

Con la Blue Flag 2024 le compagnie di navigazione si impegnano nuovamente a far funzionare i motori, principali e ausiliari delle navi passeggeri, con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa al momento dell'ormeggio, durante la navigazione prima dell'ingresso in area VTS Venezia e in ogni fase di manovra all'interno dell'area portuale di Venezia, Marghera e Chioggia.

Il documento porta le firme dell'assessore all'Ambiente del Comune di Venezia, del sindaco di Chioggia, del direttore marittimo del Veneto - comandante del Porto di Venezia, del comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, del presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale - Porti di Venezia e Chioggia e di 29 compagnie crocieristiche. Presenti alla conferenza stampa anche il presidente di Venezia Terminal Passeggeri e, con un video messaggio, il direttore di Clia Italia.

L'accordo Blue Flag è stato sottoscritto per la prima volta nel 2007, è stato ratificato oggi per la tredicesima volta. L'accordo, che resta volontario e che durerà per un anno intero, ha assunto un valore rilevante soprattutto a seguito del nuovo contesto, modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal Decreto-Legge 20 luglio 2021, n. 103, che ha portato Venezia e il sistema portuale veneto a costruire un nuovo modello di crocieristica, che deve contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo economico.

Lo scorso anno i porti di Venezia e Chioggia hanno contato 545 mila croceristi; per il 2024 si prevede di chiudere con un più 5 per cento: 273 scali per 580 mila passeggeri.

«Le compagnie sono da sempre impegnate per la tutela di Venezia e della sua Laguna e il rinnovo del Blue Flag ne è l'ulteriore conferma, oltretutto volontaria e con regole più stringenti di quelle in vigore per legge», commenta Francesco Galietti, direttore Italia di CLIA, associazione internazionale che raggruppa il 95 per cento delle compagnie crocieristiche del mondo. «Tra l'altro, le crociere ora approdano a Marghera come tutte le altre imbarcazioni, ma sono le uniche navi ad assumere tale impegno. Le crociere rappresentano una parte minima del traffico acqueo in Laguna, ma sono il settore marittimo all'avanguardia della sostenibilità, grazie a continui investimenti in tecnologie ambientali innovative, in nuovi carburanti, alla perenne ricerca di soluzioni per migliorare le proprie performance ambientali, nonché alla collaborazione con i luoghi di destinazione per un turismo sostenibile».

«L'accordo si inserisce pienamente nella politica dell'Autorità e della struttura commissariale che mira a conciliare le attività dell'industria crocieristica con gli equilibri dell'ecosistema lagunare, secondo un nuovo paradigma che vede nella programmazione dei flussi turistici anche una risorsa per le comunità locali in termini di creazione di valore e di occupazione, nonché uno stimolo all'ammodernamento delle infrastrutture in chiave green e di attrazione di finanziamenti e investimenti», commenta il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio. «Ricordo a questo proposito - continua - il tema del cold ironing per le navi da crociera a Chioggia, destinazione in forte crescita, il cui porto era stato inizialmente escluso dai finanziamenti in ambito Pnrr. L'Autorità è intervenuta co-finanziando con il 50% la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica e dell'analisi costi benefici per l'infrastrutturazione di due punti di fornitura di energia elettrica, in banchina Saloni. L'attività di progettazione, che rientra nell'ambito dello sviluppo del progetto EALING, è finanziata al 50% da fondi del programma "Meccanismo per collegare l'Europa – CEF" di cui l'AdSPMAS è partner. Il progetto, concluso lo scorso dicembre, prevede la realizzazione di un punto di connessione in media tensione per le crociere con potenza di 4,5 MW e di un punto per fluviali con una potenza di 400kW. I costi di infrastrutturazione cold ironing, presso la banchina Saloni, sono stimati in circa 6 milioni di euro. Mentre nell'ambito della promozione dei nostri scali crocieristici quali destinazioni turistiche d'eccellenza, sostenibili, e basate sulla valorizzazione del patrimonio culturale locale, anche grazie alla partecipazione dell'Ente al progetto europeo ADRIJOROUTES (finanziato dal Programma Italia-Croazia) metteremo a valore oltre 2,6 milioni di euro per sviluppare ulteriormente il percorso già intrapreso dalla Rete Culturale dei Porti Adriatici, uniti dal medesimo obiettivo».