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22 novembre 2025, Aggiornato alle 17,13
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Politiche marittime

Attese nel porto di Napoli, vertice in Adsp con l'autotrasporto e gli spedizionieri

Per ridurre gli ingorghi Fai-Conftrasporto chiede la piena applicazione del decreto "Infrastrutture", dispositivo che prevede una ripartizione dei costi delle imprese per le lunghe attese ai terminal


Venerdì scorso, presso l'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centralo, una delegazione di Fai-Conftrasporto e di Assospena, l'associazione degli spedizionieri, ha incontrato il commissario dell'Adsp, Eliseo Cuccaro. Motivo dell'incontro, «un utile - si legge in una nota di Fai - momento di confronto sulle difficoltà operative che continuano a generare lunghe e inaccettabili attese per le operazioni di carico e scarico all'interno dell'area portuale». Difficoltà che interessano principalmente i mezzi pesanti.

«La nostra delegazione - continua Fai - ha fermamente ribadito che queste inefficienze non possono continuare a scaricare i loro costi. in termini di ore di sosta, code e danni economici, unicamente sul settore dell'autotrasporto e sui nostri conducenti».

Per ridurre gli ingorghi l'associazione dell'autotrasporto chiede l'«immediata applicazione del decreto legge "Infrastrutture" e la relativa circolare esplicativa ministeriale. Ricordiamo che tale normativa è stata introdotta proprio per tutelare i vettori e mitigare i danni derivanti dalle soste prolungate a tal riguardo come da tempo l'associazione sta facendo con i propri associati e, coerentemente con lo spirito della legge, abbiamo auspicato che le imprese si muovano verso l'adozione di modelli contrattuali che prevedano una più equa ripartizione dei costi derivanti dalle inefficienze del ciclo logistico portuale. Sebbene la competenza contrattuale rimanga in capo alle singole imprese, l'Associazione sosterrà ogni iniziativa volta ad affiancare le imprese per l'applicazione della legge. L'incontro è servito ad avviare un confronto strutturato e permanente con l'Autorità Portuale, che si è impegnata a lavorare congiuntamente con tutti gli attori della catena logistica per individuare le azioni concrete necessarie a migliorare l'efficienza e la fluidità complessiva del porto».