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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Fincantieri, CdA cambia? L'endorsement di Palermo, Confindustria e Salvini

Il 6 marzo il CdA pubblicherà la lista dei candidati ai vertici delle controllate, il 5 aprile deciderà se rinnovare o meno Giuseppe Bono e Giampiero Massolo

Bono e Massolo

«Indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi vorrebbero non confermato, o quanto meno ridimensionato nella sua azione, il dottor Bono in occasione dell'imminente rinnovo del Consiglio di amministrazione della società». Confindustria La Spezia lancia un endorsement per l'amministratore delegato storico di Fincantieri, Giuseppe Bono. Il CdA si riunirà in assemblea il 5 aprile per approvare i conti e confermare o meno i vertici e il 6 marzo stilerà la lista dei candidati ai vertici delle partecipate, tra c'è anche Fincantieri che con Fintecna detiene il 71,6 per cento del capitale. Fonti del governo, indiscrezioni al momento, riferiscono di possibili cambiamenti, con l'affiancamento di Bono a un altro presidente, in sostituzione di Gianpiero Massolo, ipotesi che spingerebbe lo stesso Bono a non restare.

Bono ha ricevuto anche l'appoggio da Fabrizio Palermo, presidente di Cassa depositi e prestiti, e del vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini che ha detto: «La riconferma di Bono alla guida di Fincantieri? Squadra che vince non si cambia»,

L'ipotesi di una fine della 'stagione Bono' - in carica dal 2002, «non è condivisibile» per Confindustria La Spezia. «Fincantieri - continua - ha una valenza sociale ed economica rilevantissima per tutti i territori in cui è insediata e i risultati conseguiti dalla gestione dell'amministratore delegato Giuseppe Bono sono sotto gli occhi di tutti». L'ipotesi di ridimensionamento o addio di Bono rappresenta una discontinuità penalizzante, «perché la gestione di Fincantieri sotto il mandato di Bono, affiancato da un management di livello, ha messo in luce grande competenza e straordinaria visione strategica grazie alle quali Fincantieri oggi ha un carico di lavoro che sfiora i 34 miliardi di euro, che assicura sviluppo occupazionale per i prossimi dieci anni». Backlog, come confermato dai risultati d'esercizio del 2018 resi pubblici nei giorni scorsi, che include 116 navi, tutte, assicura il gruppo, già finanziate.

Una continuità che, secondo Confindustria La Spezia, assicurerà anche il buon esito della trattativa per l'ingresso di Fincantieri nel capitale di Stx France. «Siamo fiduciosi che le nostre ragioni saranno prese in considerazione», ha detto Bono martedì, in un incontro con gli analisti. L'accordo è stato firmato poco più di un anno fa, con il governo francese, e prevede l'acquisizione del 50 per cento, più 1 per cento in affitto, dei Chantiers de l'Atlantique. A settembre è stata avviata un'indagine della Commissione europea, su richiesta di Francia e Germania, per verificare eventuali violazioni di regole Antitrust. Secondo gli stessi interessati però, è solo un atto dovuto. «Lavoreremo con la Ue - ha detto Bono - per impostare un quadro competitivo dell'acquisizione con l'obiettivo di accelerare il processo che confidiamo avrà un esito positivo».