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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

ETS marittimo: per ESPO i finanziamenti sono la chiave

L'associazione europea dei porti accoglie con favore l'inclusione dello shipping nel sistema europeo di scambio delle quote di carbonio, evidenziandone le criticità

(Frerk Meyer/Flickr)

L'associazione dei porti europei (European Sea Port Organization-ESPO) accoglie con favore l'accordo preliminare raggiunto tra i colegislatori sull'inclusione del trasporto marittimo nel sistema europeo di scambio delle quote di carbonio, l'Emission Trading Scheme (ETS), sottolineando alcuni aspetti cruciali per far funzionare il sistema. L'ESPO ha co-firmato una dichiarazione congiunta dell'industria marittima a sostegno di tali investimenti e chiedendo l'assegnazione delle entrate ETS nel testo finale.

Le istanze sollevate da ESPO sono principalmente due: i meccanismi di finanziamento che genera l'ETS e la necessità di abbattere di fatto le emissioni senza che siano riallocate al di fuori dell'Unione europea. Secondo l'ESPO per accelerare la transizione verde del settore marittimo secondo è importante che i proventi derivanti dall'ETS (sulla base di una quota massima annuale, il sistema prevede che le imprese paghino le emissioni in più)  siano resi disponibili per gli investimenti più ecologici sulle navi e sui porti.

Per l'ESPO è importante che il Parlamento europeo e gli Stati membri in seno al Consiglio europeo garantiscano che l'ETS salvaguardi la competitività dei porti europei ed eviti di spostare le emissioni di carbonio delle imprese verso i porti limitrofi dell'Unione europea. Resta da vedere quanto la formulazione prevista nell'accordo preliminare di escludere dal calcolo gli scali di trasbordo container sia praticabile.

Positivi anche i bandi dedicati nel Fondo per l'innovazione, fattore fondamentale che secondo ESPO ha spinto gli armatori ad accettare l'accordo preliminare. Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l'inquinamento atmosferico e il rumore attraverso investimenti settoriali specifici che facilitino la diffusione e l'uso di combustibili alternativi sostenibili, compresa l'elettrificazione delle banchine e delle navi.

Il Fondo per l'innovazione dovrebbe sostenere l'implementazione di nuove tecnologie che evitino efficacemente di generare emissioni di gas a effetto serra, colmando al contempo il divario di finanziamento per progetti maturi ma non ancora commercialmente fattibili. Il valore aggiunto dei finanziamenti dedicati nel Fondo per l'innovazione rimane però molto limitato. 

" L'accordo raggiunto sul pilastro marittimo dell'ETS affronta sia le preoccupazioni che abbiamo in termini di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e di attività, sia dovrebbe garantire alcuni finanziamenti per i massicci investimenti da effettuare per rendere più ecologici i trasporti marittimi. Molto dipenderà però dall'applicazione delle disposizioni previste in questo accordo. «Sarà di fondamentale importanza monitorare l'andamento del sistema ETS marittimo fin dal primo giorno di applicazione. Il dirottamento delle quote di carbonio verso porti al di fuori dell'Unione europea o il trasferimento modale verso la strada devono essere considerati fallimenti del sistema un fallimento», afferma Isabelle Ryckbost, segretario generale di ESPO.

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