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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Lo shipping nel sistema ETS dal 2024

Accordo tra Europarlamento, Consiglio dei ministri Ue e Commissione europea. Dovrà ancora essere negoziato, soprattutto le eccezioni per i traghetti

(Cyprien Hauser/Flickr)

Il Parlamento europeo, il Consiglio dei ministri Ue e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo che include il trasporto marittimo nel sistema di scambio delle quote di carbonio, l'Emission Trading Scheme (ETS) a partire da gennaio 2024. È un primo accordo di massima che verrà ulteriormente negoziato in una serie di colloqui prefissati a Bruxelles il 16 e 17 dicembre, all'indomani di un'altra importante riunione, quella del Comitato per la protezione dell'ambiente marino dell'International Maritime Organization, che si terrà dal 12 al 16 dicembre a Londra.

Trattandosi di un accordo di massima che dovrà poi essere ratificato in norme e regolamenti internazionali, al momento è stato solo deciso quando lo shipping verrà incluso nell'ETS e quali tipi di navi saranno coinvolte: praticamente tutte, ovvero quelle dalle 5 mila tonnellate di stazza in poi. La possibilità che dall'ETS ne siano escluse le cosiddette autostrade del mare, il traffico marittimo di cabotaggio, e più in generale i traghetti passeggeri e rotabili – richiesta avanzata dagli armatori italiani interessati, tra gli altri, – sarà uno degli argomenti che verrà discusso nei negoziati delle prossime settimane. 

In una dichiarazione congiunta, Parlamento europeo, il Consiglio dei ministri Ue e Commissione europea scrivono che l'inclusione dello shipping nell'ETS avrà «un vantaggio netto per il clima di 20 milioni di tonnellate di anidride carbonica l'anno. Aumenterà anche le entrate e 20 milioni di quote, che saranno destinate a progetti specifici nel settore marittimo tramite il Fondo per l'innovazione e il Fondo per gli investimenti per il clima».

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