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05 ottobre 2024, Aggiornato alle 18,17
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Cultura - Eventi

Emergenza fondali, Marevivo lancia "BlueReporter"

Parte la nuova campagna per sollecitare i diportisti a segnalare con una app gli accumuli di rifiuti

La presentazione di "BlueReporter" all'EUDI Show di Bologna

Un impegno richiesto ai diportisti per monitorare il mare e segnalare con una app la presenza di rifiuti accumulati sui fondali. È l'obiettivo della nuova campagna "BlueReporter", lanciata da Marevivo e promossa con il supporto del corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e la collaborazione di Navionics.

La campagna "BlueReporter", presentata all'EUDI Show di Bologna, nasce con l'obiettivo di monitorare e, laddove possibile, recuperare i rifiuti accumulati sui fondali, che sono più del 90% di tutti quelli presenti in mare. Attraverso l'app "Boating" di Navionics – già disponibile per i sistemi Android e iOS – sarà possibile inviare a Marevivo le segnalazioni sulla presenza, la tipologia e la posizione dei rifiuti rilevati. Per farlo servono solo pochi minuti: basta scaricare l'app, creare un marker alle coordinate del punto di avvistamento e condividerlo con l'account dell'associazione attraverso l'apposita funzione. Le segnalazioni ricevute andranno a costituire un database che Marevivo condividerà con la Guardia Costiera al fine di valutarne congiuntamente il possibile recupero.

Il fatto che l'inquinamento dei fondali sfugga al nostro sguardo non deve falsare la gravità del fenomeno. Secondo un recente studio pubblicato sull'Environmental Research Letters, la biomassa pescata con lo strascico (pesci, crostacei, molluschi) a profondità elevate, oltre i 1000 metri, è spesso uguale o inferiore a quella dei rifiuti. L'Italia detiene il triste primato del fondale con la più grande densità di rifiuti al mondo nello Stretto di Messina, in cui in alcuni punti si raggiunge addirittura il milione di oggetti per chilometro quadrato.