|
adsp napoli 1
18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Cultura

Editoria, la cultura dello shipping non basta mai

La riflessione di Decio Lucano sul mondo della comunicazione legata alle attività del mare


di Decio Lucano - DL News

"Il mare è una fede" diceva Antonio Soccol, indimenticato giornalista del mare insieme a Carlo Marincovich, grande sportivo, generoso di animo e animatore di pagine vere.

Riflessioni sul significato e sul valore della stampa

Ho ricevuto e letto il periodico Bollettino Avvisatore Marittimo, numero speciale dicembre 2015. E' un libro; è da tenere vicino alla scrivania, tutti gli articoli contengono approfondimenti che durano nel tempo e fanno riflettere. E' vivace, è vero, una edizione che si ripete ogni anno, ma quest'anno in particolare è un fascicolo da compulsare; non voglio discernere gli articoli e citare gli autori, sono tutti attuali. Questa rivista è più agevole dei magazine online; è sempre lì, a portata di mano... Bravissimi, la cultura dello shipping e non solo ne avrà una diffusione e un interessamento maggiore in questo paese che sembra, sembra, essere informato sui temi storici, economici e tecnici della marineria e della logistica che ci stanno a cuore. Complimenti alla redazione e ai grafici (la rivista si presenta sontuosa e chiara) e un augurio salutare alla redazione e ai collaboratori.


 
COMMENTO. Comincio questo Foglio, avendo ricordato due amici giornalisti che hanno fatto anima e scuola (Soccol e Marincovich), con una nota di plauso per Luciano Bosso,  giornalista, vecchio amico, fondatore e direttore responsabile di informazionimarittime.it e del cartaceo Bollettino bisettimanale che spazia sullo shipping internazionale, coadiuvato dal figlio Paolo. Non ho mai omesso di segnalare nel mio Foglio altre ottime testate online come Ship2Shore o TheMediTelegraph o InforMare e Shipping Italy, testate giornalistiche utilissime per essere informati sul mondo dei trasporti in particolare marittimi e portuali.

Cito anche Liguria Nautica e Liguria Business Journal che non sono solo "liguri" in quanto trattano argomenti nazionali. Altre testate non le "frequento" assiduamente, forse qualcuna mi sfugge, o non la ricevo, ma l'occasione vale per sottolineare che l'informazione marittima segue parallelamente quella generale e che anch'essa risente del nuovo modo di fare informazione. Nonostante la diffusione della nautica e delle problematiche trasportistiche e portuali in Italia,  il nostro è un SETTORE che non si impara a scuola, interessa il 2 per cento degli italiani  che non distinguono le navi  e pensano che i porti siano un vulnus urbanistico delle città, senza rendersi conto che energia e alimentazione, materie prime provengono dai traffici marittimi.

Non cambia molto la coscienza del mare con la Nautica da diporto; i marina, i porticcioli, dispongono di 150mila ormeggi ma le imbarcazioni prendono il mare si calcola 40 giorni all'anno e rimangono in banchina 320 giorni. I marina sono non solo porti dunque ma anche rifugi, resort turistici. I proprietari stanno in coperta , la maggior parte delle imbarcazioni sono sotto i sette metri di lunghezza ormeggiati e cullati dalla risacca. Su questo mondo si sono abbattuti da sempre, particolarmente negli ultimi anni, rovesci fiscali essendo il settore considerato ricettacolo di lusso e terreno di evasione dai redditi, fino  al gasolio subendo severi e continui controlli per verifiche normative.

I boat people della nautica ne passano di tempo a fare la manutenzione della loro barca, se poi dovessero noleggiarla… bisogna avere l'avvocato  a disposizione e il commercialista pronto anche se ora si parla di boat sharing anche per la Nautica. Eppure di riviste ne ha avuto e ne ha questo mondo. La contrazione delle copie anche qui si è fatta sentire e molte testate sono online , ma nascondersi dentro a un tablet non è producente. Pensiamoci.

Rivista Marittima, la rivista della Marina Militare, è sempre cartacea (evviva questo riduttivo lemma) e sta andando bene, ma Lega Navale è online. Che peccato per una pubblicazione che raggiungeva decine di sezioni sparse nella penisola, per gli sportivi ma anche per i ragazzi molto giovani che potevano sfogliarla con calma e assimilare coscienza marinara e cultura. E che dire del Notiziario della Guardia Costiera, un gioiello di cultura, tecnica, normativa, attualità, poesia, filosofia che  naviga sotto la superficie del mare dentro il web. Guardate Il Finanziere, che rivista, splendente, direte paga il ministero dell'Economia, che è ricco, ma lo scopo di queste pubblicazioni è conoscere e farsi conoscere, è diffondere il messaggio di lavoro e di uomini, di storia e di attualità.