|
adsp napoli 1
19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Logistica

Una blacklist contro l'autotrasporto senza regole

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono l'istituzione di una lista nera per le imprese che non rispettano la legge sulle tariffe minime


Il mondo dell'autotrasporto ha delle regole precise: quelle del mercato e della concorrenza, poco importa se sono calpestati i diritti dei lavoratori. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti non ci stanno più e chiedono l'istituzione di una blacklist per le imprese scorrette. «Da anni nel nostro Paese, nell'ambito dell'autotrasporto – denunciano i sindacati - si è sviluppato un modo di fare impresa che, sprezzante delle regole e indifferente alle più elementari norme di sicurezza, calpesta in modo sistematico i diritti dei lavoratori. Sostanzialmente in armonia con le "leggi che regolano" il mercato e contestualmente anche alla insufficienza di controlli, di fatto viene sistematicamente anteposta alla vita di questi lavoratori e quella degli utenti della strada, una formula delirante che sviluppa a fronte di ricavi poco leciti una inevitabile regressione sociale ed economica». Il risultato è che «l'imprenditore che sta nelle regole viene surclassato ed estromesso da un mercato di dirompente ribasso dei costi, fatto a spese della sicurezza dei lavoratori e degli utenti della strada». Da qui la richiesta di una lista nera delle imprese di autotrasporto.
Una legge sulle tariffe minime già c'è e i sindacati se la ricordano. E' la numero 127 del 4 agosto 2010 sulle "tariffe minime di sicurezza nel trasporto". U provvedimento efficace, secondo le associazioni di categoria, con cui si tenta «di contrastare la concorrenza senza regole, con la volontà di andare verso un ordine che sia garanzia di sicurezza per i lavoratori del settore e per gli utenti della strada». Proprio quei committenti che non rispettano i costi delle tariffe minime andrebbero inseriti nella blacklist. «Troppe ormai – concludono i sindacati - le tragiche conseguenze che un lavoro svolto in condizioni inadeguate produce, effetto principale nelle cifre esponenziali delle morti bianche in questo settore, ricondotte in maniera troppo riduttiva a fatali incidenti stradali».