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25 luglio 2025, Aggiornato alle 15,42
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Logistica

Subfornitori e IVA, anche per loro scatta il regime di non imponibilità

Con il via libera del consiglio dei ministri, da oggi anche i soggetti intermediari delle spedizioni internazionali godranno di un regime fiscale più agevolato

(EU-Ukraine Cooperation/Flickr)

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 22 luglio 2025, ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di Terzo settore, crisi d'impresa, sport e IVA, proseguendo nel percorso di attuazione della delega fiscale.

Tra gli interventi accolti figura una richiesta di particolare rilievo avanzata da Confetra relativa alla corretta applicazione del regime di non imponibilità IVA per i servizi internazionali, disciplinato dall'art. 9, comma 3, del DPR n. 633/1972.

"Negli ultimi anni, a seguito della modifica normativa del 2021 e delle successive interpretazioni restrittive da parte dell'Agenzia delle Entrate - dichiara Carlo De Ruvo, presidente Confetra - numerose imprese di spedizione avevano riscontrato difficoltà operative, dovute all'esclusione della non imponibilità IVA per i trasporti effettuati da vettori incaricati da altri spedizionieri, considerati come 'subfornitori'. Questo approccio impediva l'applicazione del regime agevolato in presenza di operazioni "a catena", generando distorsioni e un significativo aumento dei costi per le imprese della logistica".

"Confetra – prosegue De Ruvo – insieme alla propria federazione di settore Fedespedi, si è fatta portavoce delle criticità del settore, evidenziando al MEF e al Viceministro Leo la necessità di un intervento chiarificatore. Con la nuova formulazione dell'art. 9 del DPR IVA, il Governo ha accolto tali istanze, prevedendo che possano rientrare nel regime di non imponibilità IVA, in linea con l'art. 153 della Direttiva IVA, oltre che i servizi di trasporto resi per conto dell'esportatore, dell'importatore, del titolare del regime di transito o dello spedizioniere, anche quelli effettuati da soggetti intermediari (più di uno spedizioniere)".

"Si tratta di un importante risultato per tutta la filiera logistica italiana – conclude il Presidente Confetra – che se confermato dal Parlamento, riconoscerà la complessità operativa delle attività di spedizione internazionale e assicurerà maggiore coerenza con il quadro normativo europeo. Ringraziamo il MEF per l'ascolto e l'impegno dimostrato. Con questa modifica, si ripristina finalmente un'interpretazione più equilibrata e funzionale dell'art. 9, a beneficio della competitività delle imprese italiane attive nel commercio internazionale".

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Tag: Confetra