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04 novembre 2024, Aggiornato alle 12,11
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Infrastrutture

Trieste, Adriafer adotta il contratto integrativo di secondo livello per i propri dipendenti

L'accodo prevede migliori condizioni organizzative, lavorative ed economiche


Adriafer rende noto di aver sottoscritto un accordo integrativo di secondo livello per i propri dipendenti, frutto della stretta collaborazione con le Rsa e Oo.ss., per garantire ai propri dipendenti migliori condizioni organizzative, lavorative e un adeguato sostegno economico. La società, impresa ferroviaria controllata al 100% dall'Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale, aveva già dato prova del suo impegno costante per il benessere dei propri collaboratori decidendo di adottare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) dei porti come contratto di riferimento per i propri dipendenti. Tale scelta è stata effettuata in favore del contratto delle attività ferroviarie, poiché il Ccnl dei porti si presenta come un accordo più flessibile e vantaggioso per i lavoratori a livello economico. Per garantire la compatibilità tra i due ambiti, è stato redatto un contratto di secondo livello che integra e armonizza il Ccnl dei porti con le norme e le regole dell'attività ferroviaria.

L'integrativo, frutto del lavoro congiunto e della collaborazione di tutte e cinque le sigle sindacali presenti all'interno dell'azienda (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uitrasporti, Ugl e Usb), porta dei vantaggi significativi dal punto di vista economico e retributivo per i lavoratori. Sono state apportate migliorie alla struttura dei premi aziendali, nonché una disciplina relativa alla detassazione degli stessi. Inoltre, è stato introdotto un innovativo piano welfare a favore dei dipendenti, con incentivi di natura non economica. Oltre alla prima parte generale, che riguarda tutti i lavoratori, nella seconda parte dell'accordo si disciplina specificamente il personale mobile, nonché l'indennità di funzione, l'indennità di linea, i limiti dell'orario di lavoro e il RFR (riposo fuori residenza).

Questo permette di migliorare le condizioni di lavoro del personale operativo, in particolare l'organizzazione dei turni, e favorisce un'ottimizzazione dell'organizzazione operativa aziendale, inclusa la gestione di reperibilità e disponibilità volontaria. In caso di picchi di lavoro o carenze temporanee di organico, l'accordo prevede inoltre la possibilità di utilizzare, per il tempo necessario, lavoratori previamente formati e abilitati, garantendo così una maggiore flessibilità nell'allocazione delle risorse umane.