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02 maggio 2024, Aggiornato alle 09,12
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Infrastrutture

Tre anni di dragaggi manutentivi a Gioia Tauro

L'Autorità di sistema portuale affida a una società spagnola e a una italiana il livellamento trimestrale delle dune subacquee, fino al 2026


L'Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro ha aggiudicato i lavori di manutenzione triennale dei fondali del porto tramite lo spianamento delle dune sottomarine. La commissione ha affidato l'attività al raggruppamento di imprese temporaneo composto dalle aziende Dravo Sa, con sede legale in Spagna, e La Dragaggi con sede a Venezia. 

Si tratta di un intervento necessario a mantenere costante la profondità del canale portuale che, a causa delle dune generate dal movimento delle navi in entrata e uscita in porto, devono essere livellate al fine di garantire la sicurezza della navigazione. È un fenomeno tipico delle attività portuali negli scali commerciali di tutto il mondo. In Italia un accordo del genere è importante perché quasi sempre questa attività manutentiva è fortemente limitata, se non arrestata nella maggior parte dei casi, dalle analisi ambientali prescritte dalla legge. Un accordo di manutenzione triennale, se funzionerà e non si arenerà sulle prescrizioni ministeriali, può quindi diventare un caso scuola.

Il programma degli interventi di livellamento durerà fino al 2026. Avrà cadenza trimestrale e inizierà a settembre, per un totale di dodici interventi. Ogni anno sono previsti quattro interventi. I lavori riguarderanno lo spianamento del fondale marino senza asportazione di sabbia. Per ogni singolo intervento di manutenzione trimestrale è previsto un tempo massimo di cinque giorni, utilizzando una draga THSD, o di dieci giorni utilizzando un altro mezzo marittimo idoneo al livellamento dei fondali. L'intervento si riterrà ultimato al raggiungimento di 30 mila metri cubi di sabbia livellata.

Con fondali profondi 18 metri, in Italia, solo a Gioia Tauro possono entrare le navi di ultima generazione, capaci di trasportare oltre 24 mila TEU. L'obiettivo dell'autorità di sistema portuale, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, è quello di assicurare la capacità dello scalo portuale, primo porto di transhipment a livello nazionale e tra i primi in Europa e nel bacino del Mediterraneo, di garantire l'accoglienza di questi giganti del mare di lunghezza superiore a 400 metri e larghezza di oltre 60 metri.