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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Traffico container in calo, ma non i fatturati delle società. L'analisi di Fedespedi

La capacità aumenta, la flotta è stabile, i noli restano alti e tre alleanze dominano il mercato

(rulenumberone2/Flickr)

Il 2021 è stato l'anno della ripresa dopo il difficile 2020 segnato dal Covid. Il 2022 avrebbe dovuto essere l'anno della conferma della ripresa, ma lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha riportato il mondo dell'economia nell'incertezza, con una revisione al ribasso delle stime di crescita di inizio anno ed effetti sulle rotte commerciali. Infatti, il traffico mondiale di container del 2021 ha raggiunto i 184 milioni di TEU con una crescita del 6,6 per cento rispetto al 2020. Per contro, nel primo trimestre 2022 il traffico container ha subito una flessione del -2,4 per cento, anche se ciò non ha determinato un calo dei fatturati delle società marittime. Sono gli ultimi dati vengono dal centro studi di Fedespedi, nel settimo anno di studio sulle compagnie di navigazione ("Le compagnie di navigazione: un'analisi economico-finanziaria - bilanci 2021 e trimestrale 2022) con lo scopo di analizzare le performance economico-finanziarie delle principali compagnie di navigazione.

Oltre ai bilanci 2021 sono stati analizzati anche i risultati del primo trimestre dell'anno in corso di 9 delle 11 società considerate, da cui emergono cinque elementi interessanti:
• negli ultimi nove mesi la capacità delle principali compagnie è aumentata nel complesso di poco più di 600 mila TEU;
la flotta a disposizione delle 11 compagnie analizzate è pari a 2,880 navi, il 46 per cento delle portacontainer totali, che sale al 56 per cento comprendendo MSC. La capacità complessiva è pari a circa 17 milioni di TEU (69% del totale, 86% con MSC), dati che rimangono sostanzialmente invariati rispetto al 2021;
• le società coinvolte nelle tre grandi alleanze controllano l'82,5% dell'offerta di capacità e il 51,6% delle navi;
• il 2022 sta confermando la tendenza di crescita degli utili finali già manifestata nel 2021 e sostenuta dall'alto livello dei noli, che hanno ripreso ad aumentare in concomitanza con l'aumento delle materie prime energetiche: i principali indici di bilancio, quali ROS, ROA e ROE sono di segno positivo per tutte le società analizzate. Anche gli indicatori finanziari mostrano un netto miglioramento rispetto al 2020.
• i livelli della redditività operativa (debiti finanziari a breve e M-L/EBITDA) sono in linea con gli impegni finanziari assunti, garantendo così una stabilità di gestione.

La strategia messa in atto dagli armatori si è sostanziata nel positivo andamento dei risultati di bilancio per il primo trimestre dell'anno in corso. Per alcune società i risultati sono anche la conseguenza della riorganizzazione delle società stesse e dei loro modelli di business, verso una integrazione verticale nel settore logistico.

Le società analizzate sono: CMA-CGM, Cosco e OOCL, Evergreen, Hapag-Lloyd, Hyundai MM, Maersk, Wan Hai, Yang-Ming, ZIM, ONE. Per ciascuna società sono presentate le principali voci del conto economico e sono stati calcolati dieci indici di bilancio, scelti tra quelli più comunemente utilizzati dagli analisti finanziari per la loro capacità di evidenziare i vari aspetti della situazione economico-finanziaria dell'impresa. Essi sono: ROS (fatturato), ROA (capitale investito), ROE (risultato finale), Quick Ratio o indice di liquidità, Cassa/Debiti, EBIT/oneri finanziari, EBITDA/debiti finanziari totali, quoziente d'indebitamento.

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