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28 marzo 2024, Aggiornato alle 12,19
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Politiche marittime

Tra deleghe e accorpamenti. Dov'è il ministero del mare?

Corrado Passera è il superministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture. La delega ai Trasporti ripropone la vecchia incognita: quanta attenzione sarà posta al settore marittimo? di Paolo Bosso  


Il mondo dello shipping ha un nuovo referente al governo per ciò che attiene la politica dei trasporti. Il ministro, anzi il superministro Corrado Passera reggerà il dicastero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture. Le incognite non mancano, a cominciare dal nome del ministero nel quale non figura la parola "trasporti" (in delega).
La scelta di Passera è «molto interessante - ha commentato Filippo Gallo, presidente Federagenti – viene dal mondo delle banche e può avere la capacità di attirare investimenti per il mare». Ex, dopo la nomina a ministro, amministratore delegato di Intesa San Paolo, classe 1954, Passera è stato negli anni '80-'90 manager nella Cir di Carlo Di Benedetti, poi vari altri incarichi alla Mondadori e Olivetti, infine il rilancio delle Poste sotto la cui giurisdizione si sono aperte ai servizi finanziari. Si tratta quindi di un superministro con ottime referenze. Nessun dubbio. Ma che priorità avrà nella sua agenda la politica portuale? Il mondo dello shipping nutre incognite più che perplessità. Un dubbio nutrito da governi passati che hanno sempre accorpato quello che una volta si chiamava ministero della Marina Mercantile prima nei Trasporti, poi nei Trasporti e Infrastrutture, e ora nei Trasporti, Infrastrutture e Sviluppo.  
Paolo Bosso