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07 luglio 2025, Aggiornato alle 09,39
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Logistica

Sistema logistico del Nord Europa congestionato. Pessina (Federagenti): "Occasione per i porti Med"

Gli scali di Rotterdam, Amburgo e Anversa mostrano un evidente contrazione dei livelli di efficienza

Paolo Pessina

Il sistema europeo della logistica presenta qualche criticità, evidenzia Federagenti. Il minuetto sui dazi, sommato all'ondata di calore e quindi a una siccità che rischia di condizionare la navigabilità delle più importanti vie d'acqua europee. Il tutto sommato a un aumento record delle esportazioni dall'Asia all'Europa con parziale dirottamento di flussi che prima erano destinati ai porti americani. Questo è il quadro di riferimento. Non si può ancora parlare di crisi, ma di certo il sistema logistico nord europeo, che fa perno su porti come Rotterdam, Amburgo, Anversa, è sotto stress, con ormai un evidente contrazione dei livelli di efficienza, fenomeno di congestionamento, attese anche per le grandi navi oceaniche.

"E – secondo Paolo Pessima, presidente di Federagenti – questa situazione che ha precedenti durante la crisi causata dal Covid e quindi con la brusca diminuzione del pescaggio di fiumi come il Reno e l'Elba, schiude una opportunità insperata per i porti del Mediterraneo e italiani in particolare".

"Un'opportunità unica – sottolinea Pessina – che potrebbe consolidarsi con il ritorno in piena operatività di Suez oltre che ovviamente con un processo di pacificazione nelle aree travolte dalle crisi geo-politiche in atto. In questo quadro di riferimento – afferma ancora il presidente di Federagenti – speriamo, come spesso accaduto in passato, di non farci male da soli. I porti hanno bisogno di governance efficiente subito, il sistema logistico di un abbattimento dei vincoli burocratici, anche utilizzando l'arma dei decreti e persino delle circolari amministrative. Purtroppo non possiamo permetterci il lusso di attendere i tempi comunque lunghi di una riforma dei porti. Dobbiamo essere efficienti subito anche per porre le basi di un utilizzo economicamente vantaggioso delle nuove infrastrutture in costruzione, ma mano che entreranno in servizio; dalla diga al terzo valico, superando anche ogni esitazione relativa ai nodi autostradali da sciogliere subito nell'ottica del fare".

"Tutti i grandi hub nord europei – conclude Pessina – sono saturi, peggio che durante la congestione da Covid; le chiatte container subiscono a Rotterdam ritardi di 77 ore prima di poter imbarcare e le grandi industrie che da anni hanno ridotto le scorte a magazzino rischiano di bloccare la produzione a causa di un sistema logistico globale che batte in testa. Se non ora, quando? Quando far valere i tre giorni di navigazione in più fra Mediterraneo e Nord Europa, quando far valere lo spostamento a sud del baricentro dei traffici in Europa? Se perderemo questa sfida, la colpa sarà solo nostra, dei dibattiti interminabili sulle scelte dei presidenti dei porti, di una riforma che non si fa, di procedure burocratiche e doganali che tutti sono d'accordo di azzerare, ma nessuno compie mosse concrete".