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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Infrastrutture

Rina e Drass brevettano soccorso sottomarini

La multinazionale delle certificazioni e la società di subacquea firmano un contratto per la realizzazione di un nuovo sistema di emergenza per i mezzi della Marina militare italiana

(Eric McCarthy/Flickr)

La multinazionale della certificazione Rina e la società di subacquea e iperbarismo Drass hanno firmato un contratto per la classificazione di un nuovo sistema di soccorso sottomarini per la Marina militare italiana, progettato da Drass e Saipem. Sarà assegnato alla nuova nave per operazioni subacquee e di soccorso di sommergibili denominata SDO-SuRS, ovvero Special and Diving Operations–Submarine Rescue System.

Il sistema integra un veicolo sottomarino a controllo remoto (ROV) con una capsula di salvataggio realizzata da Drass con la funzione, in situazioni di emergenza, di riportare i sommergibilisti in superficie attraverso un habitat controllato e in totale sicurezza. ROV e capsula sono collegati meccanicamente ed elettronicamente, in modo da formare un modulo connesso alla nave tramite un cavo contenente linee elettriche e fibre ottiche per l'alimentazione, la comunicazione e il controllo.

Le attività del Rina copriranno tutti gli aspetti del sistema di soccorso sottomarini sia per quanto riguarda l'applicazione delle normative di classe per "Underwater Units", sia nel merito del processo di qualifica tecnologica laddove ci sia un elevato livello di innovazione come, ad esempio, l'interfaccia di accoppiamento tra il ROV e la capsula di salvataggio.

«Con l'acquisizione di questo importante contratto, Rina consolida il proprio rapporto con l'industria nazionale della difesa anche in un settore estremamente specialistico come quello della subacquea», commenta Giosuè Vezzuto, executive vice president Marine del Rina, la quale partecipa tra l'altro allo sviluppo del Naval Submarine Code. 

Marco Bellomo, direttore tecnico Drass spiega che questo nuovo sistema di soccorso dei sottomarini è «il primo tassello di un approccio modulare ed avanzato per massimizzare la nostra capacità di operare con la massima versatilità negli abissi. L'approccio ingegneristico utilizzato da Drass renderà possibile estendere l'utilizzo di questa tecnologia ai settori industriali e dell'ecosostenibilità, con beneficio per ampi settori della nostra economia marittima e dell'export. Ringraziamo la Marina Militare Italiana per la visione strategica che ha reso possibile questo progetto».

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