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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Cultura

Porto di Gioia Tauro, un corso per gli architetti dell'Università Mediterranea

L'ateneo di Reggio Calabria e l'autorità portuale avviano una collaborazione con il dipartimento per redigere un progetto di riqualificazione urbana


Una giornata di studio intorno al porto di Gioia Tauro. Gli studenti del "Laboratorio di Progettazione Architettonica 3" dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria hanno avviato una collaborazione con l'Autorità di sistema portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio, programmata per l'anno accademico 2022-2023, per avviare un corso che vede coinvolti 50 studenti nel progetto "La città del porto di Gioia Tauro: il progetto del Centro Marittimo Multifunzionale".

L'obiettivo è quello di studiare il sistema portuale di Gioia Tauro (in cui rientrano anche gli scali di Corigliano, Crotone, Palmi e Vibo Valentia) insieme al contesto territoriale e paesaggistico, caratterizzato da un palinsesto complesso di condizioni urbane, industriali agricole e ambientali, redigendo un progetto per il centro multifunzionale all'interno dello scenario Mediterraneo e internazionale. L'obiettivo è offrire un progetto-cerniera tra il sistema infrastrutturale e la città esistente, insieme al ridisegno degli spazi retroportuali che potranno prefigurare la città del porto.

Accompagnati dal professore associato Ottavio Amaro, responsabile del corso, dal ricercatore Isidoro Pennisi e dalla dottoranda Rossella Panetta, la visita è iniziata con il sopralluogo nell'area adiacente l'ingresso del porto, oggetto di studio da parte degli studenti. Si è quindi passati alla fase seminariale presso la sede dell'autorità portuale, dove gli studenti sono stati accolti dal segretario generale Pietro Preziosi e dal dirigente dell'area tecnica, Maria Carmela De Maria. In questa fase gli studenti hanno potuto conoscere le peculiarità tecniche dello sviluppo infrastrutturale dello scalo portuale. Nel corso dell'incontro Preziosi ha evidenziato l'importanza della sinergia avviata tra l'autorità portuale e l'Università Mediterranea, attraverso la quale «si offre la possibilità alle giovani generazioni di studiare e approfondire la rilevanza strategica assunta dal porto di Gioia Tauro all'interno della programmazione, presente e futura, dello sviluppo economico della propria regione e dell'Italia». La visita si è conclusa con il sopralluogo all'interno dello scalo portuale, lungo le banchine del terminal container gestiti da MedCenter Container Terminal. 

Il professore Amaro, ringraziando il presidente dell'autorità portuale, Andrea Agostinelli, ha parlato di «un'esperienza progettuale concreta di confronto con uno dei territori e delle infrastrutture centrali per la Calabria e più in generale per il Mediterraneo. Mai come in questo caso il confronto università-territorio può diventare più utile per dare il senso di una presenza universitaria e un'opportunità agli studenti di conoscenza e di verifica degli strumenti dell'architettura per intervenire nella costruzione identitaria di paesaggi e città della Calabria».