|
adsp napoli 1
19 agosto 2025, Aggiornato alle 16,23
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4

Politica e porti, acque agitate per i nuovi commissari straordinari

In Sicilia e Sardegna sono state contestate le nomine formalizzate con un decreto dal ministro Salvini


Porti in fermento per le nomine dei commissari straordinari (che dovrebbero anticipare la loro futura presidenza) in autorità importanti. Diversi sono i segnali di insofferenza o le vere e proprie contestazioni che stanno rendendo questi passaggi di consegne tutt'altro che "formali" e scontati. Le grandi isole sono al centro degli ultimi casi.

Qui Sicilia
A Palermo Annalisa Tardino (parlamentare europea della Lega) è stata nominata nuovo commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, indicata dal ministro Salvini come successore di Pasqualino Monti. Una nomina che ha subito innescato un duro confronto politico e legale.

La Regione Sicilia ha infatti annunciato l'intenzione di impugnare la decisione del ministero delle Infrastrutture, chiedendone la sospensione cautelare davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. La presidenza della Regione guidata da Renato Schifani spiega che "la decisione è motivata da due profili di illegittimità evidenti: da un lato la totale assenza di concertazione con la Regione siciliana, in violazione delle norme che prevedono espressamente una preventiva intesa tra le parti e, dall'altro, la mancanza dei requisiti soggettivi richiesti dalla normativa per l'assunzione dell'incarico, anche per il ruolo di commissario straordinario, che impongono una comprovata e specifica esperienza nel settore".

Il Mit ha replicato con una laconica nota: "La nomina dell'avvocato Annalisa Tardino a commissario straordinario dell'AdSP del mare di Sicilia occidentale risponde a tutti i requisiti come accaduto positivamente in tutte le altre Regioni d'Italia. Già mercoledì l'avvocato Tardino sarà in ufficio al lavoro: alle polemiche preferiamo i fatti".

Qui Sardegna
Burrascoso anche il cambio al vertice dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Martedì 12 agosto, Domenico Bagalà, nominato da Salvini commissario straordinario, si è presentato negli uffici del Molo Dogana per prendere possesso dell'incarico ma la porta dell'ufficio presidenziale è rimasta chiusa. Il presidente uscente, Massimo Deiana, non ha infatti ceduto la scrivania né le credenziali di accesso ai sistemi informatici. Poco prima, aveva inviato una Pec al ministero segnalando presunte irregolarità nella procedura di nomina e chiedendo chiarimenti e congelando il passaggio.

In pratica Deiana contesta la nomina di Bagalà per motivi di procedura e di diritto. Secondo l'attuale presidente dell'AdSP, il decreto ministeriale che ha designato Bagalà come commissario è stato firmato quando il suo mandato era ancora in proroga fino al 31 agosto. In base alla normativa, spiega Deiana, durante questo periodo la continuità amministrativa deve essere garantita e non può essere interrotta da un commissario straordinario, ma solo da un presidente nominato con pieni poteri.

Anche in questo caso il Mit ha replicato a stretto giro: "Il decreto di nomina – ribadisce - è valido e operativo, e Bagalà ha pieno titolo a guidare l'Autorità. Un'Autorità che comprende scali strategici per la rete marittima sarda – Cagliari, Olbia, Porto Torres, Oristano, Santa Teresa, Golfo Aranci e Portovesme – e che negli ultimi anni è stata al centro di importanti sfide legate a traffici container, crocieristica e sviluppo delle autostrade del mare".
 

Tag: porti