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17 maggio 2024, Aggiornato alle 08,31
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Politiche marittime

Parlamento Ue approva il Basilea III

Diminuisce la pressione delle banche sul credito armatoriale. Per ogni 100 euro che le banche prestano alle compagnie, ne impegneranno 6,4 euro invece di 8

La sede del Parlamento europeo, a Strasburgo, in Francia

Lo scorso 24 aprile il Parlamento europeo in seduta plenaria ha approvato il nuovo testo del Regolamento di Basilea ("Basel III Plus") che contiene molti aspetti giudicati positivi dall'armamento europeo, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento navale. In sostanza, come già approvato a livello nazionale da Confitarma a giugno del 2023, cala l'assorbimento patrimoniale delle banche sui prestiti armatoriali, che scende dal 100 all'80 per cento: per ogni 100 euro che le banche prestano alle compagnie, queste impegneranno 6,4 euro invece di 8, com'era invece nella precedente versione del regolamento.

Come spiega Fabrizio Vettosi, consigliere Confitarma e presidente dello Ship Finance Working Group dell'European Community Shipowners' Association (ECSA), è stato quindi riconosciuto l'effetto mitigante sul rischio di credito derivato dall'ipoteca navale. Infatti, attraverso l'articolo 501bis, è stata apportata un'integrazione all'articolo 122a identificando, nell'ambito della categoria dello Specialised Lending, in cui ricade il finanziamento allo shipping, la definizione di High Quality Exposures che consente alle banche un minor assorbimento patrimoniale (dal 100 all'80 per cento) nella ponderazione del rischio con il conseguente miglioramento della capacità di erogare credito e con migliori condizioni.

Lo stesso giorno si è tenuta una riunione del Gruppo di Lavoro Tassonomia che, oltre che le novità in tema di Basilea III Plus, ha avuto per oggetto:

• una sintesi degli atti delegati relativi alla Tassonomia, con particolare riguardo ai nuovi criteri di vaglio tecnico che saranno applicati post-2025, ribadendo tuttavia la forte preoccupazione circa il criterio che prevede che "la nave non deve essere dedicata al trasporto di prodotti fossili". È stato sottolineato come tale requisito, soprattutto nella fase attuale di transizione, rischia di rendere impossibile un giudizio positivo di "tassonomicità" della nave e, quindi, di impedire l'accesso a molti programmi di finanziamento, inclusi quelli previsti dal PNRR e Fondo Complementare. Si rende pertanto necessaria un'opportuna interlocuzione con il MEF ed il MIT affinché sia data un'interpretazione flessibile al suddetto criterio;

• un webinar sugli ultimi sviluppi in tema di CSRD (Bilancio di Sostenibilità) a cura di Monica Palumbo del gruppo Deloitte.