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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Mezzi pesanti e confini, Ue spinge per i controlli sulla persona

Una raccomandazione in vigore da martedì chiede agli Stati membri di applicare i controlli sulla persona e non più sulla regione di provenienza, avendo come parametri la vaccinazione e il green pass

(Secretaría de Movilidad de Medellín/Flickr)

Il Consiglio dell'Unione europea ha adottato una raccomandazione per gli Stati membri su un approccio coordinato per agevolare la libera circolazione in sicurezza durante la pandemia. In linea generale, si considera lo stato di salute della persona più che la regione di provenienza, semplificando così il rispetto delle restrizioni (fanno eccezione le zone in cui la circolazione del virus è molto elevata). Inoltre, semplifica il cumulo di regole accumulato negli ultimi due anni, rispondendo al notevole aumento della copertura vaccinale e al green pass.

È una raccomandazione che interessa soprattutto i viaggiatori. Nel caso dei trasporti, il maggior numero di persone coinvolte è quello degli autisti dei mezzi pesanti, di cui una parte di quelli che lavorano in Italia transitano periodicamente tra Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. In un'informativa agli associati, Fai-Conftrasporto spiega agli autisti dei mezzi pesanti come regolarsi.

La raccomandazione Ue in vigore il primo febbraio, lo stesso giorno di un atto delegato che modifica il regolamento sul certificato digitale Covid dell'Ue che prevede un periodo di accettazione di 270 giorni dei certificati di vaccinazione.

Approccio basato sulla persona
I viaggiatori in possesso di un certificato COVID digitale dell'Ue valido non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni alla libera circolazione. 

Un certificato COVID digitale dell'UE valido comprende: 
• un certificato di vaccinazione per un vaccino approvato a livello europeo, se sono trascorsi almeno 14 giorni e non più di 270 dall'ultima dose del ciclo di vaccinazione primario o se la persona ha ricevuto una dose di richiamo. Gli Stati membri dovrebbero accettare certificati di vaccinazione per vaccini approvati dalle autorità nazionali o dall'OMS; 

• un risultato negativo del test PCR ottenuto non più di 72 ore prima del viaggio o un test antigenico rapido negativo ottenuto non più di 24 ore prima; 

• un certificato di guarigione in cui si attesta che non sono trascorsi più di 180 giorni dalla data del primo risultato positivo del test Le persone che non sono in possesso di un certificato COVID digitale dell'UE potrebbero essere tenute a sottoporsi a un test prima dell'arrivo o entro 24 ore da esso. I viaggiatori aventi una funzione o una necessità essenziale, i lavoratori transfrontalieri e i minori di età inferiore ai 12 anni dovrebbero essere esentati da tale obbligo.

Mappa delle regioni dell'Ue 
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ECDC, dovrebbe continuare a pubblicare una mappa delle regioni degli Stati membri che indichi il rischio potenziale di infezione secondo un sistema a semaforo, che dovrebbe basarsi sul tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni, sulla copertura vaccinale e sul tasso di test effettuati. 

Informazioni generali
La decisione di introdurre o meno restrizioni alla libera circolazione per tutelare la salute pubblica rimane di competenza degli Stati membri. Prima di mettersi in viaggio, verificare tutti gli aggiornamenti su viaggiare sicuri, il sito del ministero degli Esteri.

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