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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Infrastrutture - Logistica

Lo studio Ferrmed per modificare la rete Ten-T

La ricerca indica le priorità delle iniziative da adottare in ogni stato membro dell'Ue per ottimizzare il sistema ferroviario continentale


Il gruppo d'interesse europeo Ferrmed sta conducendo uno studio per le modifiche al regolamento della Ten-T (rete transeuropea dei trasporti). Questa serie di regole che definiscono la rete di corridoi dell'Unione Europea dovrà essere rivista dalla Commissione Europea nel 2021. La ricerca, riferiscono railfreight.com e Cisco, dovrebbe indicare le priorità delle iniziative in ogni stato membro dell'Unione Europea nel contesto dell'ottimizzazione della rete Ten-T. 

Essa definirà le misure da adottare per ottimizzare la distribuzione modale nella maggior parte delle aree congestionate, assicura Ferrmed. L'organizzazione ha suggerito i metodi per l'ottimizzazione preliminare della rete. Di conseguenza, lo studio è più efficace se le aree utilizzate in modo più intenso vengono prese in considerazione per prime. In luogo di ottimizzare gli 80 mila chilometri di linee ferroviarie fondamentali entro il 2020, come stabilito dal piano originale dell'Unione Europea, esso ha stabilito una rete di 6.000 chilometri in una proposta che è stata inviata in precedenza al Parlamento Europeo. Per ciascuna sezione delle linee esso dettaglierà il numero dei treni merci e passeggeri, la lunghezza massima consentita dei treni merci (che dovrebbe essere di 740 metri nella prima fase e 1.500 metri nella fase finale), i limiti di carico permessi (che dovrebbero essere P 400 o GC-C) ed i colli di bottiglia. 

A questo fine essa ha emanato il Regolamento 913/2010 che ha avuto come conseguenza la definizione dei Corridoi Ferroviari per le Merci, nell'insieme la Rete Primaria d'Europa. L'obiettivo finale della Commissione Europea è quello di spedire il 30% di tutte le merci terrestri su distanze maggiori di 300 km per ferrovia o chiatta fluviale entro il 2030. "Oltre ai vantaggi economici (costi inferiori di trasporto), i benefici ambientali sono enormi. Sarebbe possibile risparmiare oltre 40 milioni di tonnellate di emissioni ogni anno e contenere la crescita del numero di camion sulle autostrade", conclude la Ferrmed. 
 

Tag: ferrovie