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02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
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Politiche marittime

Le spiagge del D-Day minacciate da un'area industriale

L'associazione ambientalista Robin des Bois mette in guardia contro i rischi del progetto di un parco eolico lungo le coste del celebre sbarco


Settant'anni dopo lo sbarco alleato del D-Day, le spiagge della Normandia potrebbero essere insidiate da un nuovo e più agguerrito esercito… di metallo. Si tratta di un immenso parco eolico, un'area industriale marittima che coprirà 50 chilometri quadrati. In base al progetto proposto da tre multinazionali specializzate nel nucleare (Alstom, Areva e EDF), 75 colossi di ferro e compositi non riciclabili dovrebbero essere piantati nel fondo del mare. Raggiungeranno un'altezza di 180 metri, con un'apertura alare di 150. Uno dei fondali francesi ecologicamente più importanti sarà perforato e i sedimenti marini saranno occupati da un groviglio di fili elettrici. Ogni macchina peserà almeno 1500 tonnellate. "I paesaggi marittimi sono parte del patrimonio, la ricchezza e l'attrattiva della Francia", spiega l'associazione ambientalista Robin des Bois, che denuncia il faraonico progetto e mette in guardia contro  "i rischi ambientali, tecnologici e finanziari ampiamente sottovalutati".