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26 marzo 2025, Aggiornato alle 11,29
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Politiche marittime

L'analisi, gli Emirati e la lotta alla pirateria

Sono "un'isola tranquilla in un mare agitato". L'opinione di un'analista della Marina militare Usa su una zona geografica chiave


Pubblichiamo una dettagliata analisi di Andrew Moulder, analista della Marina militare statunitense e di AdvanFort, agenzia americana specializzata nella fornitura logistica e militare antipirata. Tema: il ruolo strategico degli Emirati Arabi Uniti nella lotta ai "corsari".

Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle zone chiave della lotta alla pirateria somala. Sono il centro mediano della rotte westbound e ogni anno la metà della flotta commerciale mondiale passa di qui almeno due volte. La posizione è quindi strategica, tale da averla resa, come l'ha definita lo Shanghai Daily, la "nuova via della seta" dei mercati emergenti. Non solo gli Emirati sono attualmente il terzo più grande "ri-esportatore", ma anche la bocca di accesso a Medio Oriente e Nord Africa. 
Il transhipment è molto importante qui, riceve i carichi dei grossi porti asiatici per arrivare per esempio a Dubai. Poi, tornando verso luoghi come Hong Kong e Singapore, molte di queste navi caricano o scaricano direttamente dagli impianti logistici, veri e propri catalizzatori di crescita (basti pensare agli oleodotti ndr). Tutto ciò riflette la posizione di leadership infrastrutturale degli Emirati. 
Così posta questa zona geografica è il primo interlocutore dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), destinate a diventare nelle prossime quattro decadi tra le prime cinque economie del mondo. Non c'è da meravigliarsi che con il suo complesso settore marittimo, gli Emirati sono in cima al World Bank's Logistics Performance Index, l'indice che fornisce tra l'altro servizi essenziali ai porti regionali di Cochin, Mumbai, Sri Lanka e Toamasina, ciascuno in rapporto diretto con il Mediterraneo e il Mar Nero. Tra tutti, Dubai è una delle città più importanti, sia sotto l'aspetto commerciale che turistico. Non è solo una piattaforma di business sempre più ricercata, ma anche un beneficiario del mercato petrolifero. Gran parte del merito va al lavoro dell'United Arab Emirates Shipping Association volto a promuovere lo sviluppo e l'espansione dei porti. 
Tutto questo ci porta al tema della lotta contro la pirateria. Nonostante i grandi progressi compiuti negli ultimi due anni, gli Emirati, con la sua gente e le sue risorse, resta, come ha sottolineato il direttore di Piracy Daily Martin Edwin «un'isola di tranquillità in un mare ancora agitato». Purtroppo, la sicurezza privata della comunità marittima rimane ancora eterogenea, con alcuni gruppi di lavoro basati sulle migliori pratiche, altri, troppi, che ancora cercano di aumentare la loro quota di mercato con proclami e reclami senza di fatto organizzare al meglio per la sicurezza.