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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

Iva, dazi e sicurezza. L'Europa bacchetta l'Italia

Esenzione Iva, politica di sgravio sui dazi doganali e sicurezza dei passeggeri, secondo la Commissione tutte norme non in linea con le direttive europee


Esenzione Iva, sgravi sui dazi e sicurezza dei passeggeri. Sono questi i tre campi nel quale la Commissione europea ha ultimamente messo sotto torchio l'Italia. Secondo l'Ue il nostro paese ha esteso "eccessivamente" l'esenzione all'imposta sulle navi commerciali, ha una politica di sgravio ai dazi poco chiara e una legislazione in materia di sicurezza passeggeri non in linea con le direttive europee.
Per quanto riguarda l'esenzione Iva la Corte di Giustizia europea ha deferito l'Italia in quanto «da un lato, va al di là di quanto ammesso, concedendo l'esenzione alle navi commerciali che non navigano in alto mare e alle navi destinate ad enti pubblici. Dall'altro, esclude taluni servizi che dovrebbero essere coperti dall'esenzione, ad esempio il carico e lo scarico di navi che navigano in alto mare».
Secondo i parametri di Bruxelles l'esenzione Iva può essere concessa solo a due condizioni: al rifornimento e al vettovagliamento delle navi utilizzate in alto mare e per la cessione, la trasformazione, la riparazione, la manutenzione, il noleggio e la locazione. Inoltre, «se gli Stati membri estendono l'applicazione delle esenzioni oltre quanto consentito, la percentuale dell'Iva destinata al bilancio europeo non verrà raccolta come dovrebbe». Sulla procedura all'Italia era stato inviato un primo avvertimento nel 2009 e un secondo e ultimo nel maggio 2011.
Sul fronte dazi doganali, la Commissione europea ha formalmente chiesto di introdurre adeguate procedure di ricorso per le domande di sgravio o rimborso, mentre in alcuni casi il nostro paese non consente una revisione giudiziaria delle decisioni negative sulle richieste di sgravio o rimborso. Conformemente all'articolo 239 del Codice doganale dell'Unione europea, le imprese che si trovano in condizioni particolari possono avanzare queste richieste presentando un'apposita domanda all'ufficio doganale nazionale. Tuttavia, se le imprese intendono fare ricorso contro una decisione negativa dell'autorità doganale italiana, lo Stato non riconosce loro la tutela giudiziaria per qualunque decisione relativa a questa materia.
Infine la Commissione europea ha chiesto di adottare la legislazione nazionale che attua le nuove disposizioni e norme di sicurezza europee ed Imo per le navi passeggeri. La richiesta è formulata attraverso un parere motivato nell'ambito dei procedimenti di infrazione dell'Ue. Se entro due mesi non dovessero esserci cambiamenti in merito, la Commissione potrà adire alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Le misure includono: divieto sui materiali contenenti amianto, obbligo di installare un sistema di illuminazione di emergenza sulle navi, nonché quello di fornire giubbotti di salvataggio di taglia adeguata per le persone di costituzione robusta.