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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Cultura

"Insieme per il Mar Mediterraneo", Marevivo e Tezenis ripescano ventimila chili di rifiuti

L'importante risultato è stato possibile grazie al supporto degli innovativi battelli ecologici "Pelikan" di Garbage Group


Venti tonnellate di rifiuti. Si conclude con questo ragguardevole "bottino" la seconda edizione del progetto "Insieme per il Mar Mediterraneo", realizzato da Marevivo – in partnership con Tezenis – nato con l'obiettivo di liberare i mari dalla plastica, che quest'anno ha consentito la raccolta di ben 20.247 chilogrammi di rifiuti, il corrispettivo di due milioni di bottiglie di plastica.

L'importante risultato è stato possibile grazie al supporto degli innovativi battelli ecologici Pelikan di Garbage Group, che hanno pattugliato il Mar Mediterraneo rimuovendo i rifiuti. Sugli oltre ventimila kg raccolti, spicca un dato importante: ben 13.927 kg sono attrezzi da pesca. Secondo gli ultimi report, infatti, nel Mediterraneo gli attrezzi da pesca (reti, cordame, trappole, boe, calze per mitilicoltura ecc.) rappresentano la maggior parte dei rifiuti marini registrati, con percentuali che possono raggiungere addirittura l'89%. 

Non solo: il pescato raccolto viene trasportato e venduto in cassette di polistirolo usa e getta, di cui in Italia si stima un consumo pari a circa 10 milioni di pezzi all'anno che si disperdono in mare. I danni arrecati all'ambiente non si limitano all'inquinamento. Una volta abbandonate, le attrezzature da pesca diventano trappole che occupano i fondali o che, trascinate dalle correnti, continuano a imprigionare e a pescare, mettendo in pericolo la fauna e la flora marina. Ogni anno circa 100mila mammiferi e un milione di uccelli marini muoiono a causa dell'intrappolamento in reti da pesca o per l'ingestione dei relativi frammenti.