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16 maggio 2025, Aggiornato alle 17,59
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Infrastrutture

Innovazione, accordo Ap Trieste-Scienze Park

L'ente portuale e quello di ricerca pianificheranno sistemi per attrarre poli industriali ad alta tecnologia


Un modello di integrazione industriale partendo da opere che già ci sono, senza costruirne di nuove. È questo il principio alla base del protocollo d'intesa tra Area Science Park e Autorità portuale dell'Adriatico orientale (Trieste) firmato oggi nel capoluogo giuliano alla presenza della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani (foto al centro).

Lo scopo è valorizzare gli asset già presenti sul territorio: dalla logistica portuale all'elevata concentrazione di enti di ricerca con personale altamente qualificato. Stiamo parlando di un territorio, quello del Friuli, importante snodo delle merci destinate all'Europa centrale e ai Balcani. Il protocollo dura tre anni e prevede tavoli tecnici per stabilire come attrarre nuovi investimenti. Saranno individuate e sperimentate nuove metodologie per agevolare insediamenti industriali ad alta tecnologia, con particolare attenzione all'innovazione nel settore manifatturiero, della logistica e dell'economia circolare. 

«L'accordo di oggi va inquadrato strategicamente in due filoni fondamentali di sviluppo del porto di Trieste: l'integrazione con il mondo dell'innovazione e della ricerca e l'insediamento di attività ad alto valore aggiunto nei punti franchi», commenta il presidente dell'Autorità portuale Zeno D'Agostino, «Area Science Park ci permette di approfondire in maniera completa le nostre potenzialità, creando soprattutto un legame solido e proficuo con il mondo globale delle imprese ad alto contenuto tecnologico che sono uno dei nostri obiettivi per l'insediamento in aree di punto franco. Tra Carso e mare nasce una collaborazione nuova e inedita con uno scambio di competenze importanti, utilizzando risorse di prim'ordine sempre esistite sul territorio, ma che solo ora per la prima volta accettano sfide importanti, e soprattutto concrete». «Attraendo nuovi investimenti produttivi s'innesca un processo virtuoso in grado di generare ricadute su tutto l'ecosistema, dalla formazione al lavoro, dalla ricerca all'industria», commenta Sergio Paoletti, presidente di Area Science Park.