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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Armatori - Cultura

Il primo aliscafo nel Golfo di Napoli

Una rassegna delle piccole navi veloci che hanno attraversato la baia del capoluogo negli ultimi sessant'anni


di Francesco Pittaluga - DL News

Al 13 luglio 1956 risale il primo viaggio di un aliscafo nel Golfo di Napoli, effettuato dal Freccia del Sole di Carlo Rodriquez in soli 28 minuti sulla tratta Napoli Mergellina-Ischia-Porto. L'esperimento ebbe successo tanto che nel 1960 avremo già un discreto numero di mezzi operanti grazie alla costituzione della "S,p.A. Aliscafi" divenuta in seguito "Aliscafi S.N.A.V.-Società Navigazione Alta Velocità" dei Rodriquez, passata poi al gruppo Aponte e armatrice fra gli altri dei battelli storici Freccia del Vesuvio, Freccia di Mergellina, Freccia di Procida e Freccia di Posillipo solo per citarne alcuni. Ad essa farà seguito la concorrente "AliLauro" costituita nel 1968 dall'onnipresente Agostino Lauro che nel 1972 si consorzierà con gli armatori Onorato della "NAV.AR.MA." oggi "Moby Lines" immettendo in linea tutta un serie di natanti compresi fra le 130 e le 200 tonnellate della capienza di 250-300 passeggeri non solo provenienti dai cantieri Rodriquez quali l'Ali Capri, l'Ali Napoli, l'Ali Ischia e l'Ali Jumbo ma anche di fabbricazione russa, questi ultimi resi assolutamente individuabili grazie alla loro inconfondibile silhouette a metà strada fra unità civili e mezzi militari dai quali comunque derivavano e dotati di una particolare motorizzazione derivata dai carri armati sovietici che col tempo si rivelerà però il loro "tallone d'Achille" data la grande difficoltà di potere reperire eventuali pezzi di ricambio. 

Il traffico basato su questo tipo di natanti molto veloci, affiancati in seguito da catamarani e monocarena altrettanto rapidi e forse ancora più versatili, si è affermato e copre oggi tutta una serie di linee che vanno da quelle classiche verso Capri, Ischia, Procida, le Isole Pontine e si spingono nella stagione estiva fino alle Isole Eolie e alle Egadi via Ustica. Nel dettaglio, oggi la "AliLauro", guidata da Salvatore Lauro, figlio di Agostino e dai suoi eredi e in società con il Sorrentino Salvatore Di Leva e altri, dispone di un ventina di mezzi fra aliscafi, monocarena e catamarani della capacità di 200-300 passeggeri e velocità massima 36 nodi fra cui annoveriamo Angelina Lauro Jet, Annamaria Lauro, Rosaria Lauro, Celestina (che per un breve periodo ha anche prestato servizio come "nave bus" dal Porto Antico di Genova a Pegli), Città di Forio, Città di Amalfi, Città di Sorrento e consorelle, di costruzione recente e impegnati nelle rotte che da Napoli Mergellina e Molo Beverello portano giornalmente tutto l'anno a Sorrento, Ischia e a Stromboli, Panarea, Salina, Lipari e Vulcano da giugno a settembre. Oltre a questi sono attivi altri collegamenti da Ischia e Castellammare di Stabia per Sorrento e Capri, da Salerno per Amalfi, Positano, Sorrento, Capri, Ischia e da Maiori e Minori per Amalfi e, nel complesso, ogni anno la compagnia trasporta in media cinque milioni di passeggeri e due milioni di autoveicoli dando lavoro a circa mille persone.

La "SNAV" invece, passata ultimamente al gruppo Aponte proprietario fra le altre di "MSC Crociere" e di una delle flotte di mega-porta containers più grandi del mondo, è presente localmente con alcuni aliscafi dal caratteristico scafo blu e le sue bianche monocarena fra le quali annoveriamo le grandi Don Francesco e SNAV Orion che raggiungono i 37 nodi di velocità trasportando 700 passeggeri per passare al SuperJumbo, potente aliscafo da 33 nodi e 300 passeggeri popolarissimo da anni sulla rotta estiva per le Eolie e ai vari Aries, Aquila, Alcione, Antares, Altair, catamarani da più di 30 nodi. Con queste unità la "SNAV" copre le linee del Golfo e con altre è presente stagionalmente anche nelle Isole Pontine e in Croazia nei collegamenti fra Ancona, Pescara e Spalato dove ha operato dal 2002 al 2015 col grande catamarano Croazia Jet di costruzione australiana (Fremantle, 1996) stazzante 5307 tonnellate, in grado di trasportare 650 passeggeri e più di 150 auto ad una velocità  che sfiorava i 40 nodi e passato poi alla venezuelana Golden Suncol nome di Avemar Dos. Tale unità è stata affiancata dal 2005 al 2016 dall'analogo Pescara Jet, utilizzato anche sulla linea veloce Napoli-Palermo. Appartenente alla classe "Seacat" e varato a Hobart in Tasmania nel 1991, era in grado di raggiungere i 38 nodi con una capienza di 450 passeggeri e 85 auto ed opera attualmente come Golden Blaze in acque greche.

Riguardo ai servizi fra il Golfo di Napoli e le Isole di Ponza e Ventotene, collegamento storico fin dall'epoca borbonica, c'è da aggiungere come esso abbia visti impegnati negli ultimi decenni nuovi armatori quali Giovanni Cafiero di Gaeta, Antonio Coilandrea, Pasquale Parascandolo, Nicola Assenso e Silverio Mazzella col suo piccolo Maria Maddalena oltreché Torquato Vecchiarelli di Anzio, già assegnatario del servizio di rifornimento idrico per le Isole Pontine e primo a mettere in servizio nel 1981 un aliscafo di provenienza sovietica, battezzato Isola di Palmarola e divenuto in seguito Vetor 944. Attualmente, dopo il parziale disimpegno su questo settore di alcune società partenopee, gran parte dei collegamenti sono affidati alla Laziomar, società per azioni fondata il 14 febbraio 2011 a Roma con sede operativa a Napoli presso il Molo Angioino che ha rilevato i collegamenti precedentemente gestiti dalla "CAREMAR" per l'Arcipelago Pontino non solo dal capoluogo campano ma anche da Formia, Anzio e Terracina impiegando, fra mezzi di proprietà e noleggiati, un aliscafo, un catamarano, due monocarena e quattro traghetti ro-ro tradizionali fra i quali ritroviamo Tetide e Quirino precedentemente incontrati nei ranghi "CAREMAR".
 

Tag: storia