|
adsp napoli 1
26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Infrastrutture

Estrarre in profondità senza inquinare. Fincantieri e Saipem ci provano

Firmato memorandum per ingegnerizzare la fattibilità del "deep sea mining" efficiente e ambientalmente sostenibile


Fincantieri e Saipem hanno firmato un memorandum of understanding per analizzare le potenzialità dello sviluppo del mercato delle estrazioni di profondità (deep sea mining), quelle oltre i tremila metri sotto il livello del mare. L'ultima frontiera, per esempio, delle estrazioni diamantifere.

Insieme progetteranno un piano industriale - ingegnerizzazione, costruzione e gestione - che mostri la fattibilità tecnica e ambientale di un sistema di estrazione mineraria in acque profonde. I fondali marini profondi sono ricchi di minerali, come solfuri di zolfo, croste di cobalto e noduli polimetallici, che trovano applicazione nei prodotti della moderna economia digitale, ma sono anche alla base dell'ecosistema degli oceani. Al momento non esistono applicazioni industriali che consentono una raccolta adeguata e nello stesso tempo sostenibile per l'ambiente marino di tali minerali. Lo studio cercherà di colmare questo gap.

Secondo Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem, l'accordo «unisce due eccellenze. Saipem possiede tecnologie innovative, competenze distintive, assets e un importante track record nel settore che metterà al servizio del progetto comune con Fincantieri». Per l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, « i minerali presenti nei giacimenti sottomarini si riveleranno imprescindibili se si riuscirà a passare con successo da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia verde. Molte tecnologie rinnovabili, infatti, richiedono grandi quantità di metalli che possono essere reperiti in elevate concentrazioni nelle profondità marine, e questa sarà la direzione da chi sarà pronto a favorirne l'utilizzo. Attività di questo genere sono estremamente complesse dal punto di vista tecnologico: l'impegno di grandi gruppi industriali come Saipem e Fincantieri favorirà dunque la preservazione dell'ambiente grazie ad un patrimonio di comprovate capacità progettuali e gestionali».