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13 luglio 2025, Aggiornato alle 10,28
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Eventi - Personaggi

Decollo del Sud: Jannotti Pecci fa il punto all'assembla dell'Unione Industriali di Napoli

Il Mezzogiorno sta crescendo per Pil e numero di occupati a ritmi superiori al resto del Paese

Costanzo Jannotti Pecci

"La Zes Unica, chiesta con forza anche dall'Unione Industriali Napoli, sta dando risultati positivi. Da marzo 2024 agli inizi di aprile 2025 sono stati autorizzati circa 500 investimenti per 2,8 miliardi e ricadute occupazionali di oltre 9.800 unità. Molto attiva l'impresa campana, che realizzerà la maggior parte degli investimenti supportati da credito d'imposta (35,7%)".

Gli incoraggianti segnali giunti dalla Zona Economica Speciale sono stati evidenziati nel corso dell'assemblea dell'Unione Indistriali di Napoli dal presidente Cotanzo Jannotti Pecci. Il quale ha però sottolineato che, per assicurare il decollo del Sud, "Unindustria Napoli chiede, tuttavia, condizioni che favoriscano l'attrazione di investimenti di grandi dimensioni, anche dall'estero. Non è possibile continuare a perdere opportunità straordinarie, come l'impianto per la realizzazione semiconduttori e microchip (1600 occupati a regime) in realizzazione a Novara, dopo la sostanziale disattenzione riscontrata dall'investitore in territorio meridionale, Campania compresa".

Secondo Jannotti pecci, bisogna inoltre: "dare certezze a chi investe, assicurando il beneficio fiscale almeno per un triennio; accrescere le potenzialità della Zes unica, individuando Zone franche doganali intercluse; attrarre non sono produzione, ma anche direzione, strategia, management. Il governo e le Istituzioni territoriali devono puntare sul Mezzogiorno come Polo dell'innovazione, promuovendo e incentivando strutture tecnologicamente avanzate e raccordi tra Università e Imprese".

"Va accelerato il processo già in atto di una maggiore internazionalizzazione del sistema impresa meridionale – ha aggiunto il presidente di Unindustria Napoli -. Servono politiche di accompagnamento, sportelli territoriali per l'export, strumenti per la finanza internazionale, formazione specialistica, più investimenti in ricerca e innovazione".

"Va drasticamente ridotto il divario di infrastrutture e servizi - ha dichiarato infine Jnnotti Pecci -. Il Pnrr sta producendo effetti positivi al riguardo, ma il Sud non può rinunciare alle opere stralciate perché non realizzabili nei termini del Piano. Vanno portate a termine in tempi ragionevolmente rapidi con altre fonti di finanziamento.  Nelle direttrici delle transizioni digitale ed energetica, destinate a trasformare il territorio, l'economia e le imprese anche nel Mezzogiorno".

In definitiva, il Mezzogiorno sta crescendo per Pil e numero di occupati a ritmi superiori al resto del Paese. Per il presidente Jannotti Pecci si tratta di un andamento che si è protratto nel corso del triennio 2022-2024 e continua a manifestarsi nell'anno corrente. "Ma va consolidato con politiche di sviluppo adeguate".