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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Politiche marittime

Darsena Europa Livorno, l'autorità portuale risponde a 293 istanze del territorio

Oltre 6,500 fogli, pari a 8 mila metri quadri di piazzale se fossero stampati. È la mole di lavoro inoltrata al ministero dell'Ambiente per ottenere la Valutazione d'Impatto Ambientale


La priorità dell'autorità di sistema portuale di Livorno al momento è l'ultimazione del nuovo terminal container Darsena Europa. «Il 24 giugno scorso - afferma il presidente Luciano Guerrieri all'Organismo di partenariato, i rappresentanti delle imprese portuali - abbiamo consegnato alla Commissione del Ministero dell'Ambiente la nostra relazione con le risposte alle numerose richieste di integrazione fatteci pervenire dai soggetti territoriali interessati, 293 in tutto». Una mole di lavoro notevole, pari ad almeno 6,500 fogli, ovvero 13 risme di carta dal peso complessivo di circa 30 chili. «Se la documentazione fosse cartacea, avremmo tanti fogli A4 da riuscire a coprire 8 mila metri quadri di piazzali», ha detto Guerrieri, ricordando che l'auspicio è quello di arrivare ad avere un riscontro dalla commissione di Valutazione di Impatto Ambientale entro settembre. Intanto, l'amministrazione sta continuando a portarsi avanti con gli interventi di bonifica bellica delle aree interessate dalla realizzazione della maxi infrastruttura, e ha peraltro recentemente appaltato i lavori di consolidamento di una delle due vasche di colmata (per 25 milioni di euro).

Durante la riunione con l'Organismo di partenariato, tenutasi a Palazzo Rosciano su imput dei sindacati, si è parlato anche della decisione di Msc di ritirare l'offerta di acquisizione del Terminal Darsena Toscana, decisione che «non cambia le strategie e gli equilibri dei traffici del porto di Livorno», chiarisce Guerrieri. «Quali che siano le motivazioni che abbiano indotto Msc a ritirare l'offerta, e pur auspicando una possibile ripresa delle trattative, lo scalo portuale livornese mantiene intatte le sue potenzialità», ha detto Guerrieri, esprimendo una convinzione che trova conferma nelle numerose iniziative progettuali e infrastrutturali portate avanti dall'autorità di sistema portuale. «Non cambieremo il nostro approccio e continueremo a lavorare per governare al meglio le problematiche portuali», sottolineando come l'obiettivo prioritario sia quello di favorire il delinearsi di equilibri commerciali sempre più avanzati tra gli operatori, nel pieno rispetto del principio di libera concorrenza.

Tra le altre opere elencate dall'autorità di sistema portuale durante l'incontro con le imprese portuale figura anche la messa in gara dei lavori di allargamento, da 60 a 120 metri, del canale di accesso in porto (per un totale di 21 milioni di euro), la predisposizione dei documenti di gara per la realizzazione dei progetti di cold ironing nei porti del sistema (per un totale di 77 milioni di euro) e la riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la sponda est della Darsena Toscana, con la delocalizzazione di Cilp dal Terminal Alto Fondale ormai in via di completamento.

Chiudono il cerchio le iniziative per lo sviluppo dell'Interporto Vespucci, quelle sul fronte della digitalizzazione e il nuovo adeguamento tecnico funzionale recentemente adottato dal Comitato di Gestione, con il quale l'AdSP mira a rendere più efficiente e competitivo lo scalo portuale labronico, realizzando in testata dell'alto fondale una darsena di ormeggio dei mezzi di servizio e una torre per servizi tecnico-nautici; riperimetrando le aree destinate alla nautica cantieristica e modificando la destinazione funzionale dell'area ex centrale Enel.

«Queste iniziative non esauriscono il quadro delle opere su cui stiamo lavorando - ha ammesso Guerrieri - ma credo restituiscano alla cittadinanza e alla stampa un'immagine rassicurante del porto, le cui  aspettative di sviluppo competitivo prescindono in qualche modo dalle dinamiche commerciali che attengono agli interessi delle grandi compagnie di navigazione».

Dello stesso avviso il sindaco di Livorno, intervenuto per l'occasione al tavolo di partenariato: «Il quadro puntuale fornitoci dal presidente ci conforta pienamente», ha affermato. «Questa vicenda (il ritiro dell'offerta di MSC) non incide in nessun modo sulle strategie del porto e il Terminal Darsena Toscana sta peraltro continuando a lavorare in modo efficiente, con risultati anche positivi. Seguiremo da vicino gli sviluppi di questa trattativa ma non c'è niente che oggi ci porti ad avere un atteggiamento allarmistico sul futuro dello scalo portuale».

Negli interventi che si sono susseguiti, i rappresentanti del cluster portuale hanno tutti ribadito lo stesso concetto, ovvero che la notizia del ritiro di Msc «ci ha preoccupati perché restituiva un'immagine distorta della verità, quella di un porto in difficoltà e di un terminalista, TDT, che sembrava dovesse chiudere da un momento all'altro a causa della mancato completamento della trattativa. Niente di tutto questo è vero», ha affermato il segretario provinciale della Filt-Cgil, Giuseppe Gucciardo.

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