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09 giugno 2025, Aggiornato alle 12,39
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Politiche marittime

Crescono i costi di trasporto, soprattutto all'import

Nel 2024 il rincaro è stato del 4,2 per cento. Pesa soprattutto l'aumento dei noli container, dovuti alla modifica delle rotte sul Mar Rosso. L'indagine di Bankitalia

Incidenza dei costi di trasporto sul valore delle importazione e delle esportazioni dell'Italia (elaborazioni Banca d'Italia su dati Istat, Alps Crossing, Eurostat ed Enac)

L'incidenza dei costi di trasporto sull'interscambio delle merci dell'Italia è in aumento. Nel 2024, secondo l'ultima indagine statistica annuale della Banca d'Italia sul trasporto internazionale delle merci, il rialzo medio sulle esportazioni è stato del 2,5 per cento, mentre sulle importazioni addirittura del 4,2 per cento.

Le modifiche degli ultimi anni alle rotte navali, legate per lo più agli attacchi nel Mar Rosso da parte del gruppo paramilitare yemenita degli Houhti, hanno inciso significativamente sui noli, che in Italia, Paese di transito e destinazione per quell'area, hanno colpito soprattutto le importazioni. È stato il rincaro peggiore per lo shipping, fattore che ha causato la crescita del disavanzo dei trasporti mercantili nella bilancia dei pagamenti dell'Italia: -11,8 miliardi di euro, rispetto ai -9,5 miliardi del 2023, in un contesto di quote di mercato dei vettori nazionali complessivamente stabili. I trasporti terrestri non sono stati particolarmente influenzati da tale fattore, evidenziando nel complesso una crescita meno pronunciata.

I noli container nel 2024 hanno visto un incremento assai rilevante per i flussi di importazione, pari al 52 per cento, a fronte di una sostanziale stabilità per quelli all'esportazione. È comunque un rialzo più contenuto di quello osservato tra la fine del 2020 e il 2021 a seguito della pandemia. In ogni caso, l'andamento degli altri fattori di costo (i servizi ausiliari) e la riduzione dei carichi medi per container hanno determinato un aumento dei noli complessivi in euro per tonnellata per entrambe le direzioni dei flussi, anche in termini reali, rispetto al punto di minimo registrato nel 2023.

La crescita dei noli all'import, iniziata a fine 2023 e concentrata nel primo trimestre del 2024, ha riguardato soprattutto le tratte che prevedono il passaggio per il Mar Rosso, tra cui quelle dalla Cina. Gli attacchi degli Houthi hanno determinato il dirottamento, che ancora si protrae, di larga parte dei traffici verso il Capo di Buona Speranza, con conseguente incremento dei tempi di navigazione.

Aumenti di minore entità hanno riguardato anche altri comparti marittimi, come le rinfuse solide e parte del general cargo, e le importazioni di merci via aerea, per la maggiore domanda a seguito di una limitata ricomposizione modale.

Per il trasporto di petrolio il calo dei volumi importati ha controbilanciato la pressione al rialzo dei noli.

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Tag: economia