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12 giugno 2025, Aggiornato alle 16,45
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Infrastrutture

Congestione dei porti, Assiterminal dice no alle penali

La cosiddetta "congestion fee" è stata riproposta in diversi scali su iniziativa di alcune sigle del mondo dell'autotrasporto

(Ph: Ansa)

Non tutti sono d'accordo sull'applicazione della cosiddetta "congestion fee", già presente nei porti di Genova, La Spezia e Marghera, e di prossima acquisizione anche a Vado Ligure (16 giugno) e Livorno (1 luglio). Ma di che si tratta? Riproposta su iniziativa di alcune sigle del mondo dell'autotrasporto, la "congestion fee" determina in pratica l'applicazione di penali economiche a carico della merce in considerazione di "ordinarie gravi criticità" riscontrabili nei "cicli operativi camionistici".

Ma mentre nelle Autorità di Sistema non si registrano commenti, a lanciare l'allarme sull'allargamento del fronte dei porti coinvolti nell'iniziativa è Assiterminal che esprime un netto dissenzo sulle penali, sottolineando che non sono i terminal la causa unica di tutte le disfunzioni della catena di cui sono solo uno degli anelli.

"La vicenda – scrive l'associazione in una nota – ci pare già disciplinata dalla recente introduzione della norma sull'extra-time fee del DL infrastruttura che, peraltro, necessiterebbe di alcuni accorgimenti per evitare rischi di incostituzionalità: motivo per cui abbiamo proposto un emendamento specifico".

"In secondo luogo – aggiunge Assiterminal - vorremmo evidenziare che le Autorità di sistema portuale ben possono adottare atti di regolazione e/o controllo finalizzati a garantire livelli di prestazione (dei committenti, dei vettori e dei terminal) nel rispetto delle norme sulla qualità della regolazione previste a livello Ocse e Ue" prosegue la nota, stigmatizzando la peculiare congestion fee ad aziendam decisa a Genova in queste stesse ore ("susseguirsi di iniziative sui singoli territori, frammentate se non a volte addirittura rivolte a specifici operatori") e puntando in generale il dito sulla presunta inerzia degli enti portuali sul tema: "Non ci risulta che, ad oggi, la maggior parte delle Autorità abbia posto in essere l'adeguata istruttoria sopra descritta ed abbia intrapreso conseguenti azioni attraverso gli strumenti appropriati".

Assiterminal si dichiara comunque disponibile al confronto, con l'obiettivo di "migliorare fattivamente l'efficienza della logistica portuale, senza penalizzare l'utenza con ulteriori aggravi di costi, soprattutto in un contesto in cui gli extracosti sulla merce si sommano per motivi ben diversi dall'operatività portuale italiana".