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10 maggio 2025, Aggiornato alle 07,48
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Infrastrutture

Confetra: "Riduciamo le tasse portuali"

La Confederazione di trasporto e logistica sollecita il governo  a seguire l'esempio della Spagna


Il futuro dei porti?  Seguiamo l'esempio della Spagna. E' questo, in estrema sintesi, il pensiero del presidente di Confetra, Nereo Marcucci (nella foto a sinistra), che esorta il governo italiano a seguire la strada intrapresa dalla ministra dei Trasporti iberica, Ana Pastor, che nel suo Paese ha annunciato la riduzione delle tasse portuali e dei canoni demaniali con l'obiettivo di attrarre nuovi investimenti. "Colpisce la profonda diversità di interventi che i governi dei Paesi del Sud Europa mettono in campo per perseguire gli stessi obiettivi: arginare gli effetti della crisi e intensificare i timidi segnali di ripresa", spiega il presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. I traffici marittimi spagnoli nel 2012 sono cresciuti di quasi il 4% e che nel 2013 si prevede un aumento delle esportazioni del 10-15%, mentre l'Italia nel totale del trasporto marittimo registra una riduzione media nel primo trimestre 2013 del 20% sullo stesso periodo dell'anno scorso. A fronte di tale situazione, Marcucci ritiene sia verosimile che, "in base alle vigenti disposizioni, gli Uffici ministeriali stiano già calcolando gli aumenti di tasse e canoni per il 2014". Niente di più sbagliato secondo il numero uno di Confetra, il quale lancia una proposta "Le singole Autorità Portuali, avvalendosi della autonomia impositiva recentemente confermata col Decreto del Fare, decidano di neutralizzare quegli aumenti stabiliti a livello centrale".