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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Logistica

Confetra Liguria chiede fuel e congestion surcharge per salvare l'autotrasporto

Mutuandolo dal trasporto marittimo, l'adeguamento delle tariffe ai costi del gasolio e delle congestioni potrebbe aiutare, secondo Alessandro Laghezza

Alessandro Laghezza, presidente di Confetra Liguria

«Il tempo è scaduto: per l'autotrasporto italiano è ormai emergenza nazionale». Lo afferma il presidente di Confetra Liguria, Alessandro Laghezza, sottolineando come i livelli di prezzo raggiunti dal gasolio siano una vera emergenza, destinati a provocare una moria di imprese e il blocco dei servizi. Trasportounito ha calcolato che già attualmente sarebbero ferme almeno 25 mila le imprese e 90 mila i mezzi. Anche Unatras ha detto che il recente fondo da 84 milioni di euro approvato dal governo, che serve a calmierare inflazione e rialzo dei prezzi dell'energia, è legato a una situazione precedente la guerra in Ucraina e quindi non più sufficiente.

«L'aggravarsi del conflitto in Ucraina e i conseguenti e ulteriori aumenti nel prezzo del carburante rendono questi interventi indifferibili», secondo Laghezza. Come già si fa nel trasporto marittimo, una possibile soluzione potrebbe consistere nell'introduzione del fuel surcharge, che consente l'adeguamento automatico delle tariffe di trasporto ai prezzi del gasolio. Allo stesso modo, dovrebbe essere introdotto un congestion surcharge, anche questa misura mutuabile dal settore marittimo, che consentirebbe al mondo dell'autotrasporto di fronteggiare l'aumento dei costi dovuti, oltre al caro gasolio, anche agli ingorghi autostradali o fuori i varchi portuali.

Infine, il potenziamento del trasporto intermodale. Una buona notizia è il finanziamento per la galleria di valico della ferrovia Pontremolese nel ‘Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci', approvato la scorsa settimana in commissione Trasporti alla Camera. «Un passo importante verso una soluzione al problema della mobilità delle merci da e per i porti liguri, che, e non va dimenticato, dipende a stragrande maggioranza dal funzionamento dell'autotrasporto», secondo Laghezza. «Nascondere la testa sotto la sabbia – conclude non serve a nulla perché il rischio più volte adombrato di una paralisi del sistema è oggi reale. E In questo momento di emergenza auspichiamo che il mondo Confetra faccia quadrato e rimanga unito, perché è interesse di tutto il sistema logistico che l'autotrasporto continui a funzionare non solo per garantire la sopravvivenza di tante aziende che ne fanno parte, ma anche e specialmente per garantire il corretto funzionamento dell'intera catena logistica».