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26 marzo 2025, Aggiornato alle 11,16
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Politiche marittime

Concordia, scatta la fase due

L'Osservatorio incaricato di monitorare le operazioni necessarie per la messa in galleggiamento del relitto ha però registrato qualche ritardo sul programma stabilito per la realizzazione dei lavori


Il via libera all'inizio della seconda fase di lavori necessari per riportare in linea di galleggiamento il relitto della Concordia, realizzati dal consorzio Titan-Micoperi, lo ha dato l'Osservatorio incaricato di monitorare le operazioni di recupero della nave naufragata a gennaio nelle acque del Giglio. "L'Osservatorio – spiega la presidente Maria Sargentini - ha individuato solo la necessità di integrare alcune documentazioni sulla base dei report prodotti quotidianamente nella base operativa del Giglio, ma lo stato del programma dei lavori risulta soddisfacente. La tempistica registra in verità qualche ritardo; la prima fase infatti si chiuderà ai primi di ottobre per problemi insorti durante le attività e connessi alle caratteristiche del fondo marino in cui sono state predisposte le sedi per i micropali".
Proseguono intanto presso gli stabilimenti della Fincantieri l'assemblaggio dei cassoni che consentiranno il galleggiamento della nave e la costruzione delle piattaforme sottomarine su cui poggerà lo scafo nella fase di raddrizzamento. Lavorano alacremente anche le squadre di operai e sub impegnati sul fianco della nave per alloggiare i martinetti e i cavi che saranno messi in tensione dai quattro blocchi di ancoraggio immersi e piantati con decine di micropali sul fondo marino lato terra rispetto al relitto. Tutti i lavori, sottolinea Sargentini, avanzano naturalmente sotto il continuo e costante monitoraggio di acque, aria e territorio, con particolare attenzione allo smaltimento dei materiali e dei rifiuti di risulta delle operazioni.