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03 ottobre 2024, Aggiornato alle 09,47
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Cultura

Civitavecchia, al via Yep Med, l'alta formazione logistica

Primo incontro tra gli stakeholder. 11 partner e 7 Paesi del Mediterraneo coinvolti per avviare corsi dedicati al trasporto e all'intermodalità

Un momento dell'incontro tra gli stakeholder di Yep Med

Primo incontro ufficiale con gli stakeholder per il progetto YEP MED, una serie di percorsi di formazione professionale specializzata nella logistica e nell'intermodalità, promuovendo le nuove Autostrade del Mare che colleghino le sponde Nord e Sud del Mediterraneo. Tra i protagonisti del progetto, per il quale nei mesi scorsi l'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro-Settentrionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) si è aggiudicata circa 3 milioni di euro a fondo perduto da parte dell'Unione europea, anche la Escola Europea–Intermodal Transport, la Camera di Commercio di Beirut e le Autorità Portuali di Barcellona, Marsiglia, Valencia, Tunisi, Damietta e Aqaba.

In tutto 11 partner in rappresentanza di 7 paesi, in un area «sulla quale il porto di Civitavecchia deve assolutamente puntare in funzione di una ulteriore crescita nei prossimi anni», commenta il presidente dell'Adsp della Capitale, Pino Musolino. 

Il prossimo appuntamento è in programma a fine marzo, con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra l'Authority, gli operatori portuali, le associazioni e le istituzioni che vorranno condividere il progetto.  

«Vocation ed educational training – continua - sono fondamentali per la formazione della forza lavoro, particolarmente di quella molto tecnica e specializzata che dovrebbe vivere e gravitare all'interno e attorno ai porti. Su alcuni temi, come la gestione dei rotabili – continua Musolino - pur essendo già a uno standard elevatissimo, dobbiamo sviluppare professionalità sempre più articolate in funzione delle trasformazioni imposte anche allo shipping e alla logistica dalla informatizzazione e digitalizzazione dei processi, che porteranno nei prossimi cinque anni a cambiamenti più radicali di quelli avvenuti negli ultimi cinquant'anni. Avere quindi oggi un'alta professionalizzazione e formazione sui giovani, permette di avere un capitale in crescita per i prossimi 30/35 anni con persone che diventano elementi protagonisti del cambiamento».