|
adsp napoli 1
02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Politiche marittime

Big Mouth, il pirata vanitoso

Mohamed Abdi Hassan, leader della pirateria somala, è stato arrestato a Bruxelles, attirato da una finta consulenza. Ma dietro l'operazione potrebbe esserci un accordo diplomatico


Credeva di partecipare a un documentario sulla pirateria e si è invece ritrovato circondato dalla polizia belga con l'accusa di terrorismo. Così finisce la lunga vita da pirata di Mohamed Abdi Hassan, alias "Big Mouth" o "Afweyne", uno dei più popolari leader della pirateria somala. 
Il 12 ottobre è stato arrestato a Bruxelles con uno stratagemma degno di un classico film di spionaggio internazionale. Come spiega il procuratore generale del Belgio Johan Delmulle, il keniota Big Mouth è stato attirato nella capitale nordeuropea da alcuni agenti federali infiltrati. Gli hanno fatto credere di essere membri di un gruppo di produttori che aveva bisogno di esperti per la realizzazione di un documentario sulla pirateria marittima. Dopo mesi di trattative, sono riusciti a convincerlo a raggiungere la finta troupe a Bruxelles per avviare una consulenza. Così, atterrato all'aeroporto, Hassan e un suo complice - Mohamed M.A. conosciuto come "Tiiceey", ex governatore della regione somala dell'Himan e Heeb – sono stati arrestati con l'accusa di dirottamento della nave belga Pompei, assaltata nell'aprile 2009 al largo della Somalia e tenuta 70 giorni sotto sequestro fino al pagamento del riscatto. Hassan, secondo il procuratore Delmulle, ha «ordinato, finanziato e organizzato l'appoggio logistico» del sequestro, e secondo le Nazioni Unite è «uno dei leader più noti e influenti» della Somalia.
La vicenda non è molto chiara. A febbraio Hassan aveva dichiarato pubblicamente di volersi "ritirare" perché la "pirateria aveva portato cattive conseguenze", invitando i suoi colleghi a fare altrettanto. Dietro l'annuncio in realtà c'era un accordo diplomatico raggiunto con le autorità somale, come ha svelato il New York Times: garanzia di immunità in cambio di informazioni, da qui la decisione di annunciare pubblicamente il suo ritiro. Resta da capire quindi se l'arresto a Bruxelles rientra in una finta operazione sotto copertura di cui Big Mouth era pienamente consapevole, oppure se davvero si è trattato di pura ingenuità da parte di un pollo narciso attirato dal successo.