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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Politiche marittime

Assorbire CO2 costa ma è possibile. Lo studio di Stena Bulk

Una ricerca commissionata ad Oil and Gas Climate Initiative mostra come la tecnologia per filtrare il principale gas serra sia già pronta, ma richiede investimenti ingenti

(Rennett Stowe/Flickr)

Uno studio di fattibilità condotto da Oil and Gas Climate Initiative (OGCI) - che raccoglie dodici delle principali società energetiche - e Stena Bulk, uno dei più grandi armatori di navi cisterna, ha mostrato come la cattura di anidride carbonica nel trasporto marittimo sia tecnicamente fattibile, e nel lungo termine potrebbe svolgere un ruolo importante nell'abbattimento delle emissioni di carbonio. Il problema è che rappresenta una soluzione, come quasi tutte quelle che riguardano l'ambiente, molto costosa.

Si tratta, in altre parole, dell'assorbimento della CO2 delle navi da parte delle navi stesse. Scrubber – già efficacemente usati da qualche anno per assorbire gli ossidi di zolfo -, "marmitte", fumaiole, filtri capaci di assorbire del tutto, o quasi del tutto, questo gas serra. Tra i primi a sollevare l'argomento in Italia è stato l'amministratore delegato del Rina, Ugo Salerno, sottolineando come la cattura dell'anidride carbonica, insieme all'utilizzo dell'energia nucleare, sia uno strumento dal grande potenziale e finora poco considerato. 

Secondo diversi studi fatti negli anni, il trasporto in generale contribuisce per un quarto alle emissioni globali di gas serra. Di questa quota, il 10 per cento viene dal trasporto marittimo oceanico.

Lo studio di OGCI e Stena Bulk si è basato sulle petroliere di taglia SuezMax, lunghe circa 400 metri e con una stazza intorno alle 160 mila tonnellate. Sebbene tecnicamente fattibile, lo studio ha rilevato come qualsiasi implementazione di filtri anti-carbonio abbia elevate spese operative e di capitale. Lo studio raccomanda di fare un ulteriore lavoro per confrontare i costi della cattura del carbonio con altre tecnologie a lungo termine che riducono l'anidride carbonica delle navi.

Nonostante i dubbi sui costi, i risultati mostrano che la cattura del carbonio marino può svolgere un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi al 2050 dell'International Maritime Organization, che questa settimana si riunirà per allinearsi alle decisioni della COP26 di Glasgow. Gli armatori riuniti nell'International Chamber of Shipping torneranno a proporre un fondo da 5 miliardi per sviluppare le tecnologie più adatte per abbattere le emissioni, tra cui quella dei filtri di assorbimento dell'anidride carbonica.

Leggi la ricerca di OGCI e Stena Bulk

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Tag: ambiente - zolfo