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02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
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Infrastrutture

A Livorno Grimaldi vuole l'intera Darsena Europa

Smentendo i contenuti di un articolo uscito su "Il Tirreno", la compagnia napoletana ribadisce il suo "massimo impegno" a investire nello sviluppo dello scalo, proponendo anche una suddivisione equilibrata della futura area portuale

L'area della Darsena Europa del porto di Livorno

È "totalmente infondata e lesiva degli interessi di Livorno e del suo porto la ricostruzione pubblicata ieri dal quotidiano Il Tirreno sul programma di investimenti del Gruppo Grimaldi nel porto labronico". Lo afferma il gruppo armatoriale napoletano in una nota. Il giornale toscano aveva proposto nel suo approfondimento alcune interpretazioni controverse dell'impegno di Grimaldi genericamente attribuite al cluster portuale labronico.

Da qui la necessità per l'armatore di chiarire con decisione che le interpretazioni critiche sul progetto - presentato il 18 aprile scorso dal Gruppo Grimaldi con un'istanza all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale - attribuite come detto a fonti anonime e coperte dalla definizione di "cluster portuale", "sono prive di ogni fondamento - prosegue Grimaldi - e precostituiscono un danno economico diretto e grave per il Gruppo, la città, tutti i suoi lavoratori portuali, l'economia del territorio e gli interessi della portualità nazionale. Danni rispetto ai quali il Gruppo Grimaldi si riserva ogni idonea azione legale".

Nel riconfermare, al contrario, "il massimo impegno per lo sviluppo del porto di Livorno", il Gruppo Grimaldi ricorda di aver "già manifestato la piena disponibilità ad acquisire l'intera Darsena Europa. La scelta di circoscrivere, in prima istanza, il progetto ad una parte di essa – scelta al centro delle critiche anonime riportate dal quotidiano, non nuovo in simili attacchi al Gruppo Grimaldi – è unicamente da ricollegare alle manifestazioni di interesse già avanzate da un altro grande operatore. Ciò ha indotto il gruppo partenopeo, responsabilmente e nell'interesse del porto e della sua pluralità operativa, a proporre una suddivisione equilibrata della futura area portuale, anche in considerazione del fatto che il Gruppo Grimaldi è di gran lunga il primo cliente, il primo investitore nonché il primo datore di lavoro del Porto, essendo anche attivo come terminalista contenitori, movimentando attualmente circa due terzi del traffico container dell'intero scalo labronico".

In definitiva, il Gruppo Grimaldi ribadisce "di aver avviato un percorso legale solido, con un progetto di finanza di impresa già pronto, in linea con indicazioni pienamente condivise con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per anticipare i tempi e sbloccare subito gli investimenti. Un piano economico-finanziario dettagliato e asseverato da un partner bancario primario e riconosciuto è già stato presentato per garantire la sostenibilità e la velocità dell'intervento".

Il Gruppo Grimaldi intende, dunque, "offrire il proprio contributo concreto, sia in termini di investimenti diretti che di solidità industriale, per una ridefinizione strategica e funzionale degli spazi destinati ai diversi traffici all'interno del porto di Livorno. L'obiettivo è ottimizzare l'uso delle infrastrutture esistenti e future, favorendo una razionale specializzazione delle aree portuali che consenta di massimizzare l'efficienza operativa e migliorare l'intermodalità per le esigenze del mercato globale".

Tag: grimaldi - livorno