|
adsp napoli 1
19 aprile 2024, Aggiornato alle 09,15
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

2030: cold ironing obbligatorio per traghetti e portacontainer

Per i porti che superano i 50 scali di navi passeggeri e i 100 di navi container. Parlamento e Consiglio europeo raggiungono un accordo

(Freddy Fehmarn/Flickr)

Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo per aumentare il numero di stazioni di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico, soprattutto presso i principali poli e corridoi di trasporto dell'Unione europea, quelli classificati nelle TEN-T. Per la Commissione europea «si tratta di un accordo storico che consentirà la transizione verso un trasporto a zero emissioni e contribuirà al nostro obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 per cento entro il 2030». Si tratta di contenuti in parte già approvati dal Parlamento europeo a ottobre nell'ambito del regolamento FuelEU.

Per il trasporto marittimo la novità risiede in un vincolo temporale sull'installazione del cold ironing, l'elettrificazione delle banchine per permettere alle navi di allacciarsi alla rete elettrica e spegnere i motori durante la sosta in porto. Parlamento e Consiglio europeo hanno stabilito che i porti dell'Unione europea in cui il numero di scali effettuati da navi passeggeri di grandi dimensioni è almeno 50, o in cui il numero di scali effettuati da navi portacontainer è almeno 100, devono fornire a tali navi elettricità tramite uscita da terra entro il 2030. La misura serve, oltre che in generale a ridurre le emissioni di gas serra nel continente, soprattutto ad abbatterle nelle zone portuali, quindi anche nelle città portuali interessate. 

Il nuovo regolamento sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR) fissa obiettivi di diffusione obbligatori per l'infrastruttura di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno nel settore stradale, per la fornitura di elettricità da terra nei porti marittimi e lungo vie navigabili interne e per la fornitura di elettricità agli aeromobili in stazionamento. Rendendo disponibile un minimo di infrastruttura di ricarica e di rifornimento in tutta l'Unione europea, il regolamento porrà fine ai timori dei consumatori circa la difficoltà di ricaricare o rifornire i veicoli. Inoltre, il regolamento AFIR spiana la strada a un'esperienza all'insegna della massima facilità d'uso per la ricarica e il rifornimento, grazie alla completa trasparenza dei prezzi, a requisiti minimi per l'armonizzazione delle opzioni di pagamento e all'obbligo di fornitura di informazioni coerenti ai clienti in tutta l'Ue.

Prima di elencare i contenuti dell'accordo (di cui abbiamo anticipato quello che riguarda il trasporto marittimo), ricordiamo che questa settimana esso dovrà essere formalmente adottato. Una volta completato tale processo da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entreranno in vigore dopo un periodo transitorio di sei mesi.

Infrastruttura per il trasporto stradale, marittimo e aereo
Le nuove norme introdotte dal regolamento AFIR garantiranno un'infrastruttura sufficiente e di agevole utilizzo in materia di combustibili alternativi per il trasporto stradale, marittimo e aereo. Ciò consentirà l'uso di veicoli adibiti al trasporto su strada a zero emissioni, in particolare di veicoli leggeri e pesanti sia elettrici che a idrogeno, e la fornitura di elettricità a navi in sosta e aeromobili in stazionamento. Nello specifico, nel 2025 o nel 2030 dovranno essere conseguiti i seguenti principali obiettivi di realizzazione:

• l'infrastruttura di ricarica per autovetture e furgoni deve crescere allo stesso ritmo della diffusione dei veicoli. A tale fine, per ciascuna autovettura elettrica a batteria immatricolata in uno Stato membro deve essere messa a disposizione una potenza di uscita di 1,3 kW nell'infrastruttura di ricarica accessibile al pubblico. Inoltre, a partire dal 2025, lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) devono essere installate ogni 60 km stazioni di ricarica rapida di almeno 150 kW;

• è necessario realizzare, a partire dal 2025, stazioni di ricarica per i veicoli pesanti con una potenza di almeno 350 kW. Queste stazioni devono essere dislocate ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T e ogni 100 km sulla più ampia rete globale TEN-T, assicurando entro il 2030 la completa copertura della rete. Le stazioni di ricarica devono inoltre essere installate in aree di parcheggio sicure per la ricarica notturna e all'interno dei nodi urbani per i veicoli addetti alle consegne;

• a partire dal 2030 deve essere realizzata un'infrastruttura di rifornimento di idrogeno in grado di servire sia autovetture che furgoni in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T, con una rete sufficientemente capillare da consentire la circolazione dei veicoli a idrogeno in tutta l'UE;

• gli aeroporti devono fornire energia elettrica agli aeromobili in stazionamento presso tutte le postazioni con pontile (gate) entro il 2025 e presso tutte le postazioni remote entro il 2030; 

• i gestori dei punti di ricarica elettrica e delle stazioni di rifornimento di idrogeno devono garantire la completa trasparenza dei prezzi, offrire un metodo comune di pagamento ad hoc, come le carte di debito o di credito, e rendere disponibili attraverso strumenti elettronici i dati (ad esempio l'ubicazione), garantendo che il cliente sia pienamente informato.

-
credito immagine in alto