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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Politiche marittime

Zes, intermodalità e piano opere. La roadmap delle autorità portuali

L'ultima Conferenza dei porti italiani si coordina in vista della consegna del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

(Nuno Morão/flickr)

Un cronoprogramma dei lavori da qui al 31 luglio, puntando su Zone economiche speciali, intermodalità e connessione tra i porti, stringendo i tempi a maggio per organizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che il governo invierà a Bruxelles entro aprile. Su queste nuove basi poggieranno le prossime riunioni della Conferenza delle Autorità di sistema portuale, il cui ultimo appuntamento è stato ieri, presieduto dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.

Durante l'incontro è stato definito il Regolamento della Conferenza, che ha il compito di «coordinare e armonizzare a livello nazionale – si legge in una nota del dicastero - le scelte strategiche relative ai grandi investimenti infrastrutturali e alla pianificazione urbanistica in ambito portuale, le strategie di attuazione delle politiche concessorie del demanio marittimo e quelle per la promozione sui mercati internazionali del sistema portuale italiano».

«Le azioni di ripresa e resilienza – ha affermato Giovannini – devono trasformare e rilanciare il sistema dei porti in chiave di sostenibilità. Le zone economiche speciali e lo sviluppo dell'intermodalità con la connessione dei porti alla rete dei trasporti agevoleranno la creazione di valore aggiunto a beneficio delle collettività».

I presidenti delle Autorità portuali hanno presentato proposte di semplificazione e accelerazione per la realizzazione delle opere portuali. Proposte che saranno  analizzate da un gruppo di lavoro che coinvolgerà anche gli altri ministeri competenti.

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Tag: porti - economia