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14 maggio 2025, Aggiornato alle 21,28
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Vent'anni di Gioia Tauro firmati Contship

Il 16 settembre del 1995 attraccava Cmbt Concord , in quello che diventerà il Medcenter Container Terminal, che da allora ha movimentato 52 milioni di teu


Era il 16 settembre del 1995 quando al porto di Gioia Tauro attraccava Cmbt Concord (foto), portacontainer da 26mila tonnellate e 1,800 container teu, inaugurando con il primo scalo il terminal di trasbordo voluto dall'armatore genovese Angelo Ravano, morto un anno prima. Era il giorno della nascita di un porto e di un terminal oggi conosciuto come Medcenter Container Terminal, gestito da Contship Italia insieme a Terminal Investment di Msc.

Il porto di Gioia Tauro è nato nel 1975 inizialmente come terminal di supporto a un centro siderurgico che però non è stato realizzato. Storia vuole che in un volo di ritorno verso Genova, il fondatore di Contship Ravano vide la piana e le potenzialità come terminal di trasbordo per le navi più grandi. È l'intuizione dell'importanza sempre maggiore che le economie di scala del trasporto marittimo avrebbero assunto, determinando la geografia attuale del traffico marittimo mediterraneo, caratterizzato oggi da grossi hub di trasbordo che distribuiscono il "cargo" ai porti più piccoli. Il protocollo di intesa tra Ravano e il governo italiano è stato firmato poco più di un anno prima dell'arrivo di Cmbt Concord, nel dicembre del 1993. Lo Stato ha speso mille miliardi di lire per realizzare le infrastrutture.
 
Da allora il Medcenter Container Terminal ha movimentato, secondo i calcoli di Contship, 52,5 milioni di teu accogliendo 47,120 navi. Ha 1,300 dipendenti e ha investito, sempre secondo Contship, 340 milioni di euro, a cui si sommano 860 milioni tra salari, concessioni e costi di fornitura.