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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Venezia, Grimaldi potenzia partenze su Patrasso e Bari

Salgono a quattro le navi ro-ro, ciascuna con una capacità di 250 camion. Di Blasio: "L'Ue estenda a Paesi terzi i contributi comunitari"

Fulvio Lino Di Blasio al LetExpo di Verona organizzato da Alis

Grimaldi Lines potenzia il suo servizio di collegamento del terminal autostrade del mare di Fusina. Dall'inizio dell'anno è infatti attiva una nuova nave che si aggiunge alle tre già utilizzate dall'armatore per collegare il porto di Venezia a Patrasso e Bari. Un incremento significativo per un servizio attivato dalla società nel 2015 e via via potenziato, prima nel 2016 con l'aggiunta di una seconda nave e poi nel 2021, alla ripresa delle attività dopo il rallentamento causato dall'emergenza pandemica, con una terza nave. Da quest'anno, dunque, la flotta ro-ro Grimaldi che collega lo scalo veneziano arriva a quattro imbarcazioni, ciascuna con una capacità di 250 camion, ed è in grado di fornire un servizio che prevede sei toccate settimanali.

In qualità di delegato Assoporti, il presidente dell'autorità portuale di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, a margine di una tavola rotonda tenutasi durante il LetExpo di Verona organizzato da Alis, ha detto che «il terminal delle autostrade del mare di Fusina si conferma particolarmente attrattivo per gli operatori che apprezzano in particolare il fatto che sia totalmente dedicato al traffico rotabile e dotato di un collegamento ferroviario con binari di standard europeo da 750 metri. I dati lo confermano: tra il 2021 e il 2022 abbiamo rilevato una crescita del 13,3 per cento delle tonnellate movimentate».

«Lo scalo di Fusina - continua Di Blasio - è dunque un'infrastruttura fondamentale per l'export della manifattura del Nord Est ma è anche un varco che collega i mercati dell'Europa centro-orientale con il Mediterraneo orientale, inserito tra gli snodi chiave delle reti transeuropee dei trasporti. Per sviluppare questa vocazione è fondamentale che l'Unione europea estenda anche a Paesi terzi la possibilità di operare investimenti eleggibili di contributi comunitari, in questo modo potremo coinvolgere i Paesi del Mediterraneo meridionale in una vera e propria rete di trasporto trans-mediterranea. Il traffico intermodale è acceleratore di processi di decarbonizzazione per l'economia del mare. Sfruttando le potenzialità e la posizione geografica dello scalo veneziano, i progetti legati alla sostenibilità in fase di sviluppo in laguna e le competenze delle aziende e degli armatori che lavorano con noi, intendiamo lavorare affinché la tratta Venezia-Igoumenitsa/Patrasso diventi a tutti gli effetti un Green Corridor riconosciuto dall'UE, ossia una rotta commerciale che supporta soluzioni a emissioni zero servita da imbarcazioni a propulsione green».

Tag: venezia - grimaldi